CASERTA. I componenti della direzione provinciale del Partito Democratico saranno eletti giovedì 30 ottobre, nel corso di una riunione formale dellassemblea provinciale dei delegati.
Sessanta gli elementi che comporranno la suddetta direzione, 257 i delegati elettori. Il tutto mentre parte la campagna di tesseramento del Partito Democratico. Ma non tutti guardano allassemblea elettiva del 30 come ad unazione compiuta, il Consigliere Regionale Giuseppe Stellato non condivide infatti il parterre di elettori, a suo giudizio unincompiuta già risultata inadeguata al congresso provinciale dello scorso luglio.
Ancora una volta mi tocca ribadire un concetto che dovrebbe risultare abbastanza chiaro a tutti: la Direzione Provinciale non può non farsi carico delle diverse anime del Partito Democratico di Terra di Lavoro. La Segreteria Provinciale in primis dovrebbe sentirsi responsabile e farsi portavoce delle minoranze. Cosa finora poco palesata: dopo lelezione del Segretario Provinciale, il Partito piuttosto che ricompattarsi ha invece continuato a sfaldarsi. Alla luce di questo assunto, se il Segretario desidera lunità del partito deve dare a tutte le componenti di questultimo il giusto peso. Detto ciò, il Segretario Provinciale non può non prendere atto che la platea congressuale non si è mai veramente compiuta e, pertanto, è costituita ancora da un parterre delegittimato. A mio parere, ma anche a rigor di logica, solo con laccordo totale di tutte le componenti si potrà avere una giusta e compiuta visione dinsieme. Ricordiamo che dei 257 delegati, diversi tra loro non sono mai stati eletti nella sede opportuna, vale a dire nel corso della fase congressuale avviata nel mese di luglio, in provincia, con la definizione dei Circoli cittadini. Dunque, mi sembra chiaro, questi presunti delegati non sono legittimati a scegliere, men che meno ad eleggere qualcun altro. Ancora una volta poi siamo alle porte di un momento delicato per il Partito Democratico della provincia di Caserta continua Stellato si apre il tesseramento e, nonostante questa tendenza al conflitto interno, il Pd casertano è un contenitore di anime ed elementi molto ricco in progetti e proposte; rappresenta e auspica di rappresentare ancor più il partito della gente. Proprio per questo, sebbene sia un grande partito vuole e può ancora crescere. La popolazione che ci ha seguiti, anche negli ultimi impegni di piazza, si sarà accorta che il Pd non è semplicemente lopposizione, è un partito propositivo, vede il problema ma propone la soluzione, non disfattista per il semplice gusto di opporsi. Il tesseramento è un momento di apertura indispensabile, abbiamo bisogno di raccogliere un contributo variegato. Non poniamoci limiti, vincoli numerici, bensì si offra a tutti la possibilità di adesione affinchè, questa volta anche il numero sia sinonimo di qualità. Anche per questo, ritornando alla questione di cui sopra, è giusto ed opportuno che noi, in qualità di rappresentanti politici del territorio tra la gente e con la gente, siamo per primi esempio di regolarità e ordine.