CASERTA. Il giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli si è espresso in favore di una dipendente del Ministero di Grazia e Giustizia, assunta con contratto a tempo determinato, alla quale era stato revocato il permesso studio concessole in precedenza.
Il Dicastero, giustificava tale decisione riferendosi allarticolo 13 del Contratto nazionale del lavoro, il quale ha come unici destinatari i dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Il Tribunale del Lavoro ha comunque risolto che la domanda della lavoratrice non è incompatibile con la natura del rapporto di lavoro a termine. Una sentenza innovativa e complessa che estende al prestatore di lavoro con contratto a tempo determinato gli stessi trattamenti in atto ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. La Cisl Fp di Caserta dunque è soddisfatta, si tratta in assoluto della prima sentenza del genere in Italia.
Con questa sentenza commenta il Segretario della Cisl Fp, Rino Brignola – vengono finalmente estesi anche ai lavoratori a tempo determinato gli stessi diritti degli altri dipendenti. Ricordiamo che finora, a tali lavoratori, già deboli, considerata la precarietà e brevità del loro contratto di lavoro, gli è stato negato finanche il diritto alla formazione. Ciò non accadrà più. Questa sentenza è anche un precedente importantissimo del quale dovranno tener conto i futuri contratti nazionali del lavoro e che mette fionde ad una palese discriminazione tra quei lavoratori che operano allinterno degli stessi ambienti di lavoro con gli stessi compiti ed obiettivi ma con trattamento differente.