Bova Marina (Reggio Calabria) – Su 25 dipendenti del comune di Bova Marina, 22 sono indagati per assenteismo. Per 5 di loro stamattina è stata eseguita l’ordinanza di interdizione emessa dal gip Davide Lauro su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri. L’inchiesta della Guardia di Finanza ha così toccato l’88% dell’amministrazione comunale del piccolo paesino della zona jonica. In sostanza, 9 dipendenti su 10 non andavano a lavoro.
L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto Gianluca Gelso, ha portato alla sospensione dai pubblici uffici dei cinque dipendenti per periodi variabili da 7 a 10 mesi. Le accuse sono di truffa e false attestazioni o certificazioni nell’utilizzo del badge da parte degli impiegati. Due di loro rispondono pure di peculato in quanto usavano le auto del Comune per scopi privati. L’inchiesta è nata da alcune proteste dei cittadini che, una volta arrivati negli uffici comunali, dovevano mettersi alla ricerca dei dipendenti che non si trovavano sul luogo di lavoro.
Grazie alle telecamere piazzate dalla Guardia di finanza all’esterno e all’interno del Comune, i pm si sono accorti che gli indagati si assentavano ingiustificatamente per recarsi a fare la spesa, al bar o semplicemente si trovavano nei pressi dell’ufficio a chiacchierare con altre persone. Gli investigatori hanno accertato 448 irregolarità nell’utilizzo del badge.
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