Gricignano, Aquilante in piazza con ‘Uniti Si PuòFare’: “Noi la concretezza, i nostri avversari il nulla”

di Antonio Taglialatela

In alto un video del comizio, in basso una galleria fotografica

Gricignano – “Il 10 giugno la scelta per gli elettori è molto semplice: tra noi, che siamo la concretezza, e i nostri avversari, che sono il nulla”. Acclamato da un’ovazione dei tanti cittadini intervenuti, Andrea Aquilante, candidato sindaco della lista “Uniti Si Può Fare”, ha chiuso con questa considerazione il primo comizio tenuto dalla sua coalizione in piazza Municipio.

Il primo a prendere la parola è stato il sindaco uscente Andrea Moretti, candidato alla carica di consigliere comunale, per il quale il nome della lista avversaria “CambiAmo Gricignano” di Vincenzo Santagata “è solo uno slogan perché – ha sostenuto il primo cittadino – il cambiamento è già avvenuto cinque anni fa, quando al governo di Gricignano, dopo l’onta dello scioglimento, siamo giunti noi, che abbiamo trovato un Comune devastato, senza prospettiva e pieno di debiti. Siamo noi che l’abbiamo cambiato con una lunga serie di opere e senza alterare gli equilibri di bilancio”. Mentre accennava alle opere compiute dalla sua amministrazione, Moretti è stato fermato dai fischi di alcuni oppositori presenti in fondo alla piazza. Il sindaco non si è fatto intimidire: “Siete degli incivili, abbiate il buon senso di rispettare le idee degli altri”.

Tra gli altri interventi quelli dei candidati Giovanna Zampella, che si è soffermata sulle politiche del lavoro, Domenico Carusone, il quale ha sottolineato di voler contribuire alla futura amministrazione con lo stesso impegno già dimostrato in qualità di attivista per le battaglie al fianco degli operai ex Indesit e contro la Ecotransider, e Margherita Cerullo, rappresentante del Comitato Donne, per la quale occorre garantire continuità all’assistenza a favore dei diversamente abili e delle persone in difficoltà.

Poi è stata la volta di Gianluca Di Luise, consigliere di opposizione uscente che ha aderito, insieme al gruppo “GiM – Gricignano in Movimento”, al progetto politico di Aquilante. “Nonostante con i consiglieri Vincenzo Santagata e Vittorio Lettieri io abbia condiviso i banchi della minoranza in questi ultimi cinque anni – ha spiegato Di Luise – non ho mai trovato punti in comune che potessero favorire un percorso politico condiviso. E questo perché il loro progetto è basato su una lista preconfezionata dall’alto, con figuranti che sono meri sostituti di altre persone che hanno superato il cosiddetto ‘Esame Pompa’ (la ‘pompa’ è intesa come il distributore di carburanti dell’ex sindaco Andrea Lettieri, padre del candidato Vittorio e considerato dalla lista Aquilante come il ‘dominus’ della coalizione di Santagata, ndr.)”.

Molto duro l’intervento di Giacomo Di Ronza: “A noi interessa confrontarci sulle proposte e non sulle provocazioni. E se queste provocazioni continueranno noi non indietreggeremo di un millimetro e risponderemo colpo su colpo”. “I nostri avversari ci accusano di voler porre in essere una continuità amministrativa. E certo, qualsiasi amministrazione che verrà dovrà garantire la continuità, ossia proseguire e concretizzare i progetti già avviati o in procinto di essere avviati. E l’amministrazione uscente di questi progetti, di cui beneficerà l’intera comunità, ne ha tanti già in cantiere. Loro, nel caso remoto andassero al governo cittadino, non vogliono portarli al termine?”.

E’ quindi giunto il momento di Aquilante che, nella prima parte del suo intervento, ha utilizzato l’ironia per replicare ad alcune accuse rifilate dalla lista avversaria nel comizio di venerdì scorso. “Santagata prima fa il gentleman, regalando anche rose alle sue candidate, e poi si contraddice chiamando ‘accozzaglia’ la nostra lista. Vittorio Lettieri, invece, ha recitato una parte, probabilmente dopo le lezioni prese da ‘un personal trainer politico’, col risultato che sembrava un personaggio a metà strada tra De Luca e Mussolini. Per non parlare della candidata Caiazzo che ha citato Saviano, senza far capire a cosa facesse riferimento, ma dandomi spunto per qualche storia ispirata a ‘Gomorra’: don Pietro ci sta, Genny pure, Ciro l’immortale anche!”. Poi ha cambiato registro: “Passando alle cose serie, vorrei sapere cosa vogliono cambiare i nostri avversari. Credo non lo sappiano nemmeno loro, perché non hanno idee, sanno solo dire che noi ‘non abbiamo fatto niente’, che ‘ce ne dobbiamo andare’, senza fare proposte e parlando per slogan e frasi fatte. Prendono in giro i cittadini, come hanno fatto con i residenti dell’area vicino alle cooperative Us Navy: noi abbiamo garantito loro opere di urbanizzazione grazie alla riscossione della polizza da 5 milioni per lavori non eseguiti dal consorzio, i nostri avversari invece hanno messo un cavalluccio a girare per i bambini e promesso un servizio navetta per raggiungere la piazza. Potrebbe anche andare bene, ma più che venire in piazza d’estate a vedere i nostri anziani giocare a tressette, credo che i residenti vogliano vedere urbanizzata la zona in cui vivono”.

Altri argomenti hanno riguardato quanto fatto per affrontare l’abbandono della piscina comunale da parte dell’ex gestore, la vandalizzazione subita dall’impianto e l’idea di riqualificazione attraverso un project financing, e il fenomeno degli allagamenti in via Sant’Antonio Abate, limitato da una prima fase di adeguamento della rete fognaria e ripavimentazione, a cui seguiranno altri due interventi già programmati. In quel momento Aquilante, come era accaduto prima a Moretti, è stato anch’egli interrotto da fischi e urla di disapprovazione. L’aspirante sindaco non ha usato mezzi termini: “Lo ritengo un atto di intimidazione di stampo camorristico. Sappiate che la camorra è una montagna di merda”. Aquilante ha poi confermato l’intenzione di far fuoriuscire il Comune dal consorzio Asi per gestire autonomamente la zona industriale. “I nostri avversari – ha aggiunto il candidato sindaco – promettono fantomatici ‘protocolli d’intesa’ con le aziende del territorio per far assumere lavoratori. E in virtù di quale legge un’azienda stipulerebbe tali protocolli? Ma soprattutto come si possono imporre certe cose se la zona industriale non è gestita dal Comune? Noi vogliamo risolvere il problema fuoriuscendo dall’Asi e in tal modo si potrebbe creare lavoro favorendo l’incontro tra domanda e offerta come oggi richiede il mercato. Loro invece dicono che vogliono creare lavoro. Come? Non si sa!”.

Aquilante, in conclusione, ha sottolineato: “Durante le recenti consultazioni al Colle, i capi di partito hanno sempre sostenuto che il vero leader non è il premier ma il programma elettorale. Ebbene, se spostiamo questo ragionamento a Gricignano possiamo dire tranquillamente che i nostri avversari non hanno un leader perché non hanno un programma”.

In basso una galleria fotografica, in alto il VIDEO del comizio

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