Un 31enne, S.A., è stato tratto in arresto dalla polizia per i reati di atti persecutori, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Nel primo pomeriggio di ieri, gli agenti del commissariato di Maddaloni intervenivano a Cervino, su richiesta di una ragazza che chiedeva intervento della per una lite in strada. I poliziotti, giunti sul posto, trovavano la giovane che dichiarava come poco prima un ragazzo, con il quale aveva avuto una relazione terminata da circa tre anni, a bordo della sua autovettura la tamponava e poi, sorpassandola, la costringeva ad arrestare la marcia. S.A., scendendo dall’auto, iniziava a inveire contro la ragazza, ingiuriandola e proferendo minacce di morte.
La giovane veniva invitata in commissariato per sporgere denuncia. La vittima denunciava che dal termine della relazione l’ex fidanzato poneva in essere condotte persecutorie nei suoi confronti, costituite da pedinamenti, minacce e un’aggressione, eventi non denunciati. Mentre esponeva i fatti oggetto di denuncia, perveniva chiamata al commissariato con richiesta di intervento da parte dei genitori della ragazza, i quali dichiaravano che lo stalker era fuori casa degli stessi, tirando calci alla porta e danneggiando vasi e oggetti presenti in giardino. I poliziotti immediatamente si dirigevano verso l’abitazione dalla quale il giovane si era già allontanato. Pertanto, si recavano nella sua abitazione, dove trovavano il 31enne che, alla vista degli agenti, si dava alla fuga nelle campagne limitrofe. Il giovane veniva inseguito e, una volta raggiunto, al fine di sottrarsi, reagiva con pugni e calci contro gli agenti.
Intanto, da dietro sopraggiungevano il padre e il fratello, i quali aggredivano i poliziotti, cercando di ostacolarli nell’adempimento del proprio dovere. Dopo una colluttazione, gli agenti riuscivano a condurre S.A. negli uffici del commissariato dove veniva tratto in arresto per i reati di atti persecutori, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Inoltre, il padre e il fratello del giovane venivano deferiti all’autorità giudiziaria in stato di libertà per violenza a pubblico ufficiale. Gli agenti riportavano lesioni giudicate guaribili in sette giorni, che sono valse ad evitare che lo stalker potesse nuocere ulteriormente alla giovane donna.