“Dopo la morte di Gianroberto Casaleggio è stato complicatissimo sopperire alla sua perdita, ma ce l’abbiamo fatta e oggi il M5s è al governo”. Luigi Di Maio, testimone in un processo per diffamazione ad Aversa (Caserta), ricorda così in aula il co-fondatore del Movimento nella causa intentata nel 2015 dallo stesso Casaleggio nei confronti dell’ ex attivista Angelo Ferrillo.
Il vicepremier ha ricordato l’impegno appassionato di Casaleggio “per il movimento e per il Paese, e non dico gratuitamente, ma rimettendoci”. Rispondendo alle domande dell’avvocato di Ferrillo, Marco De Scisciolo, Di Maio ha detto inoltre di non avere mai avuto rapporti con la Casaleggio Associati, ma sempre con la persona Casaleggio. E ha detto di non ricordare se l’espulsione di Ferrillo dal movimento avesse un nesso con la querela per diffamazione sporta da Casaleggio dopo il post offensivo scritto da Ferrillo su Facebook. “La cosa fu presa in carico dal comitato d’appello”, ha sottolineato.
Il post ritenuto offensivo risale al mese di ottobre 2014. Ferrillo venne poi espulso dal Movimento con un comunicato dello staff di Beppe Grillo il 16 gennaio 2015. L’udienza si è celebrata nell’aula P2 del Palazzo di Giustizia, davanti al giudice Annamaria Ferraioli. Prima di Di Maio, erano stati già ascoltati Davide Casaleggio, Alessandro Di Battista, a ottobre 2017, e Beppe Grillo nel marzo scorso.