CASERTA. Il dato emergente dellaudizione di oggi è a dir poco sorprendente: nessuna certezza sulle cause reali relative ai gravi ritardi accumulati nella realizzazione del Policlinico casertano, …
… nessuna certezza sui tempi di consegna di una struttura, peraltro assolutamente strategica per Caserta, la cui prima pietra fu posata nel 2004 allorché peraltro si fissò al 28 dicembre di questanno la data di consegna dei lavori ultimati. Purtroppo, temiamo, se le cose dovessero restare come sono, neppure la nuova data ipotizzata per la consegna dellopera, dicembre 2009, potrà essere rispettata.
Così il presidente della Commissione Consiliare Speciale di Controllo delle Attività della Regione e degli Enti Collegati e dellUtilizzo dei Fondi Giuseppe Sagliocco a margine della seduta di audizione sulle opere relative alla realizzazione del Policlinico di Caserta. Una seduta nel corso della quale sono stati ascoltati il Rettore della Seconda Università di Napoli (Sun) Francesco Rossi, il Preside della Facoltà dei Medicina della Sun Giovanni del Rio, il Direttore Generale della relativa Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Muto e il Direttore Generale dellArsan Antonio Pedicini.
E infatti sorprendente che, stando a quanto emerso oggi, – ha aggiunto Sagliocco né dai diversi tavoli tenuti in Prefettura con tutte le parti interessate, né nella Riunione di Vertice tenuta appena qualche mese fa in Giunta, presenti i dirigenti di Trenitalia e lassessore Ennio Cascetta per le parti relative alle opere di urbanizzazione primaria (viarie e stazione metro), ancora oggi non si riesca ad aggredire al cuore il problema, attese le difficoltà dei primi due anni, problematicità poi superate e relative alle perizie sulla conformazione geomorfologica dei siti individuati per la realizzazione delle opere.
Nei prossimi giorni – ha concluso Sagliocco – invierò intanto al Presidente della Giunta la documentazione raccolta invitando il governo regionale a sbloccare e ad erogare nel più breve tempo possibile al Comune di Caserta i fondi Fas previsti del Protocollo di intesa sulle opere infrastrutturali firmato a Santa Lucia ben quattro anni fa ma ancora inconcepibilmente congelati. Unoccasione per ricordare al governo regionale la strategicità di unopera, peraltro prevista nel Piano Ospedaliero, da ben 500 posti letto e strutture di ricerca annesse. Un realizzazione assolutamente indispensabile per il rilancio delleconomia dellintero territorio.