SANTARPINO. Il nostro voto sul bilancio consuntivo del 2010 non può che essere un voto contrario in coerenza con i nostri giudizi di merito espressi nei confronti dell’operato della Giunta Di Santo per quanto fatto, o meglio non fatto, nel corso del 2010.
A noi non sfuggono le difficoltà connesse alla situazione finanziaria compromessa dall’attuale contingenza di crisi economica, fatta di tagli e di rispetto del patto di stabilità. Ma non basta questo per dire che nulla si può fare e quindi giudichiamo il 2010 come un anno di amministrazione ordinaria per cui ci portiamo appresso il nulla di questi tre anni di amministrazione della Giunta Di Santo.
Basti solo osservare ha sottolineato il capogruppo Elpidio Del Prete che ad oggi nessun piano/idea di sviluppo futuro per il nostro Comune è stata al momento tracciata e tutte le promesse del faraonico Programma elettorale puntualmente disattese. In particolare si sconta il ritardo nella programmazione urbanistica, dove tutto è fermo dal 2008 e si procede con interventi a pioggia che determinano cattiva qualità e sprechi. E’ sotto gli occhi di tutti l’incompiuta della Piazza Umberto I, che ad oggi non si è ancora capito per quale arcano mistero non si completi. E quella vergogna della ex piazzetta Padre Pio, diventata un ricettacolo di rifiuti e di toponi. E il balletto delle idee strampalate come quelle della fontana e del cambio di nome della storica Piazza. Senza contare, inoltre, i continui riaggiusti che da tre anni si susseguono sul campo sportivo dei Ludi Atellani, per cui sono stati spesi i soldi per interventi a pioggia e clientelari. Non senza dimenticare il mutuo che paghiamo e le ingenti e vergognose spese di giudizio che il Comune è stato chiamato a pagare.
Non ci convincono ha aggiunto il consigliere Giovanni D’Errico le iniziative nel campo dei servizi a domanda individuale e in particolare lasilo nido e lo scuolabus che soffrono di una copertura costi/entrate non equilibrata, come pure non comprendiamo cosa si aspetta a rilanciare seriamente lUnione dei comuni Atellani ipotizzando, con i Comuni limitrofi, dun progetto di accorpamento dei servizi ampio, comprendendo anche la questione della gestione dei rifiuti per dare a tutti i cittadini un servizio degno e funzionale. Così facendo si creerebbero risparmi utili alla comunità, prima che ciò venga imposto dallalto.
Su questultimo argomento – ha infine sostenuto la consigliera Adele D’Angelo – auspichiamo un confronto tra tutte le forze del consiglio comunale, perché pensiamo che la situazione generale imporrà alcune scelte , scelte, che a nostro avviso, dovranno essere prese con un ampio consenso e senza percorrere strade affrettate o che possano mettere in difficoltà i cittadini e il personale impiegato. Come pure chiediamo un confronto con tutta la cittadinanza per la questione della privatizzazione del servizio tributi, non escludendo l’indizione di un referendum consultivo.