CASERTA. Le dimissioni del sindaco Petteruti pongono per lennesima volta il problema di una svolta nei rapporti tra partiti, consiglieri e Sindaci/Presidenti.
Ad affermalo il presidente provinciale dei Verdi, Enzo Falco. La nascita del Pd continua Falco – doveva portare maggiore omogeneità e stabilità. Ricordiamo ancora laccusa di destabilizzazione ai piccoli partiti. Il risultato finale è sotto gli occhi di tutti. Sembra di assistere ad una guerra per bande, e non si vuole, qui, dare alcun giudizio di merito su ciascuna delle bande. E il male oscuro della politica; è limpoverimento morale e culturale di cui ha parlato il Capo dello Stato; è la partitocrazia senza partiti. Chi può dirimere le guerre interne? Chi può dare nuovo slancio allazione politico-amministrativa in Provincia e al Comune? Lo avevo chiesto a Enzo Iodice, neo eletto segretario provinciale del Pd, prima e dopo questa estate. Non lo ha fatto o forse non cè riuscito. Dobbiamo dunque rassegnarci al destino cinico e baro del declino? Aspettare altri risultati come lAbruzzo? Dobbiamo rassegnarci ad una lenta agonia senza che ci sia un sussulto dorgoglio? Senza tentare di mettere al centro dellagire politico limpegno assunto con i cittadini che hanno votato il centrosinistra per determinare una svolta? Credo che chiunque abbia un po damor proprio non possa lasciar prendere il sopravvento alla rassegnazione. Se non lo ha fatto il Pd, forse è possibile che lo facciano proprio quei tanto vituperati piccoli partiti che sono stati decisivi a far vincere De Franciscis e Petteruti, decisivi a far vincere il Pd (mettendo già allora daccordo Ds e Margherita). Bisogna costringere il Pd a discutere alla luce del sole; bisogna costringere il Pd a parlare dei problemi veri del nostro territorio. Bisogna aprire una nuova stagione di partecipazione democratica, riscrivere le regole della politica e ridare autorevolezza ai partiti. Solo così si superano le guerre e le bande. Aiuteremmo lo stesso Pd, – conclude Falco – aiuteremmo la politica ad interessarsi di nuovo del bene comune e non degli interessi di parte, aiuteremmo i cittadini a capire di più. A maggior ragione dopo le tristi vicende di Pescara, Basilicata e soprattutto quelle drammatiche di stamattina di Napoli. Prima che sia troppo tardi.