Da S.Arpino a San Giovanni Rotondo: impresa di 19 ciclisti

di Redazione

 SANT’ARPINO. Rinnovata nei giorni scorsi una delle più significative “imprese” dei cicloamatori atellani. Ben 19 ciclisti del Gruppo Ciclistico Santarpinese, infatti, partendo dal centro storico della cittadina alle porte di Aversa, dopo ben 227 km, hanno raggiunto il santuario di San Giovanni Rotondo.

L’impresa faticosa e al tempo stesso entusiasmante è stata compiuta dai vari componenti dell’associazione santarpinese a cominciare dal presidente Luigi Del Mastro, e da Pasquale Legnante, Giovanni Ippolito, Alessandro Errico, Salvatore Errico, Giuseppe Cominale, Arcangelo Liquori, Vincenzo Campanile, Bruno Arena, Emanuele D’Ambra, Vincenzo Cicatelli, Stanislao Pezzella, Giuseppe Lettera, Massimo Di Palma, Mario Falace, Antimo Nocera, Francesco Morosini, Giuseppe Nocera e Angelo D’Ambra.

L’escursione in terra pugliese è stata resa possibile grazie anche alla preziosa collaborazione di Paolo Dell’Aversana e Lorenzo Iorio, che hanno guidato il veicolo d’assistenza e rifornimento per i ciclisti e hanno distribuito alimenti e bevande, oltre ad immortalare con foto e riprese l’evento.

All’arrivo dinanzi al Santuario dedicato a Padre Pio a San Giovanni Rotondo i ciclisti santarpinesi sono stati accolti in maniera festosa e calorosa dalle proprie mogli e familiari, giunti in loco con un autobus, oltre che dai cittadini e dai fedeli presenti. Subito dopo hanno assistito ad una funzione religiosa e poi tutti insieme hanno cenato in un ristorante del luogo, dove fra scherzi e goliardia hanno concluso la giornata, omaggiando anche i coniugi Giovanni Ippolito e Caterina Cicatelli che proprio in quest’occasione festeggiavano il proprio anniversario di matrimonio.

“Quella realizzata nei giorni addietro – dichiarano i componenti del Gruppo Ciclistico santarpinese – è stata un’impresa che ha rinnovato una piacevole (e faticosa!) tradizione che si è andata consolidando negli ultimi anni. Ancora una volta la passione per il ciclismo, per lo sport, la natura e la possibilità di condividere questa impresa con tanti amici ci ha portati tutt’insieme a percorrere più di duecento chilometri per arrivare nella terra di Padre Pio”.

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