CASERTA. LAcms è di nuovo nellocchio del ciclone. A seguito delle indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere per truffa aggravata, in cui sono coinvolti i dirigenti dellAzienda, …
… An, attraverso il Consigliere regionale, Angelo Polverino, chiede un intervento urgente affinché arrivi con in aula la sua proposta di istituire una Commissione dinchiesta in base allart.26 dello Statuto della Regione Campania, presentata a novembre.
Capisco sostiene il Consigliere che a qualcuno faccia comodo bloccare gli accertamenti sulla gestione dellAcms da parte della Regione, ma non si può più attendere. LAcms è diventata lazienda più lercia della provincia, per precise responsabilità politiche. Non entro nel merito degli avvisi di garanzia. La giustizia farà il suo corso. Ma è interesse di tutti chiarire i fatti recenti e passati. Più si va avanti e più la situazione si incancrenisce. La politica deve andare fino in fondo sulloperato dellente fallito. Se De Franciscis e Bassolino continuano a tenere la testa sotto la sabbia, non fanno altro che aggravare la situazione . Oggi hanno tutti contro, persino i sindacati che in passato hanno chiuso un occhio sulle promozioni facili. La gestione degli ultimi anni, quella iniziata con la Presidenza De Franciscis, deve essere sottoposta in fretta al controllo della Regione. I nove milioni, messi a disposizione dalla Provincia, servono solo a rallentare lagonia e ad alimentare false attese. Sono quelle boccate di ossigeno che ogni tanto la Regione e la Provincia concedono per evitare che unaltra tegola pesante si abbatta sulla disfatta della sinistra.
Con la nota di sollecito inviata al Presidente del Consiglio Regionale, Sandra Mastella, Angelo Polverino ricorda che la Commissione è stata proposta per far luce sulla conduzione amministrativa dei liquidatori, che, da anni, si sono avvicendati, dopo la scadenza naturale dellultimo Consiglio di Amministrazione dellAcms. Non mi stancherò mai di ricordare aggiunge Polverino – che la liquidazione dellazienda è gravata da una massa debitoria di poco inferiore ai 40 milioni di euro. Oltre 13 milioni devono essere corrisposti allInps e circa 20 milioni sul trattamento di fine rapporto lavoro sono prelevati mensilmente dalle buste paghe dei dipendenti, ma non accantonati.
Si annunciano nuovi sviluppi da parte della Procura, dopo la presupposta falsificazione dei fogli di viaggio dellazienda trasporti, per ottenere i contributi. Lo scandalo potrebbe allargarsi e non fermarsi solo al Direttore del personale ed al Direttore della stessa Acms.
Sono solo ipotesi e non si può ragionare sulle ipotesi. conclude lalleanzino – Serve altro. Cè bisogno che il pentolone sia scoperchiato fino in fondo. Chi ha originato nellAcms consolidate logiche di gestione, alla fine pagherà per tutti i disastri che ha combinato. Non è possibile che, a fronte di una situazione così drammatica, che può mettere sul lastrico tante famiglie e indebolire ancora di più la provincia di Caserta, nessuno interviene. E una querelle che dura da troppo tempo, nonostante i buoni propositi della minoranza, che ha presentato la sua proposta per rimettere in moto lazienda del trasporto pubblico casertano.