Aversa – “Si poteva chiudere completamente al pubblico il Parco Pozzi per far svolgere un concerto con ingresso a pagamento?”. Questa la domanda che arriva da alcuni cittadini, fruitori abituali dell’area verde che, considerando che l’ingresso al parco per la durata della manifestazione non era libero ma a pagamento, sostengono che una “iniziativa privata”, come quella messa in campo dall’amministrazione, non poteva impedire alla cittadinanza l’uso di un’area che è proprietà di tutti, ma essere limitata ad una parte della stessa. Fin qui la protesta di alcuni cittadini, alla quale l’assessore Alfonso Oliva dà immediata risposta. “Inizialmente la delibera è stata concepita così come pubblicata. Successivamente – afferma Oliva – gli organizzatori ci hanno richiesto, per iscritto, di cambiare la data ed i costi perché il manager dell’artista Sfera Ebbasta li aveva modificati”. “Il Comune – aggiunge Oliva – non incassa sui biglietti venduti alcun aggio ma riscuote Tosap e Tarsu”.
“Evidentemente con queste polemiche, anche da parte di chi era in giunta con me, – continua l’assessore – si vorrebbe far passare in secondo piano l’immenso successo della manifestazione ed il fatto che questa giunta è riuscita a portare un grandissimo concerto ad Aversa inserendola così in un circuito internazionale di date”. “Migliaia di giovani grazie a noi – sottolinea – hanno ascoltato il rapper più in voga del momento a casa loro. Migliaia di genitori sono stati felicissimi di accompagnare i propri figli al Parco Pozzi”. “Questo concerto – conclude – ha portato nuovamente lustro alla nostra città e tanto indotto (parcheggi, pizzerie, bar). Ennesimo successo della nostra Giunta che all’unanimità ha voluto questo evento. Si prosegue su questa scia di successi per gli ultimi due giorni del pizza festival”.