CASERTA. Lacceso dibattito sulla pedonalizzazione del Corso Trieste, e delle attigue aree del centro storico di Caserta, necessita di una soluzione che sia breve nei tempi, ma al tempo stesso condivisa e maturata in un clima di collaborazione, di fiducia e di serenità tra tutti gli attori coinvolti.
Lo scrive in una sua nota Francesco Apperti, della Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Amministrazione, commercianti, e cittadini. Bisogna che i primi si convincano ad effettuare scelte coraggiose che, nel lungo termine, si riveleranno sagge e vincenti; i secondi ed i terzi a sopportare qualche piccolo sacrificio che porterà ben presto ad enormi vantaggi. Ancora oggi moltissime persone definiscono il Corso Trieste come principale arteria del traffico cittadino, o unico asse di transito est-ovest della città. Ciò non corrisponde al vero, è semplicemente ciò che siamo abituati a vedere da sempre. Ma non dimentichiamoci che il Corso è stato chiuso per lungo tempo, durante i lavori di riqualificazione, senza particolari ripercussioni sul traffico cittadino. Semplicemente, qualcuno aveva trovato un percorso alternativo, qualcun altro semplicemente rinunciava allautomobile, scoprendo quanto è piccola Caserta e quanto è facile e piacevole percorrerla con altri mezzi. Non dimentichiamo neanche che le domeniche ecologiche, che stiamo vivendo sul Corso da oltre un mese, sono nate sulla spinta emotiva data dallo straordinario successo dellunico appuntamento originariamente in programma, quello dello scorso 14 dicembre. Quindi,vi invito tutti, pubblici amministratori, commercianti e cittadini casertani, durante lisola pedonale di domenica 25 gennaio, a fermarvi presso il gazebo che allestiremo dalle 10 alle 13 insieme a Legambiente nei pressi della Bnl sul Corso Trieste, per discutere assieme delle migliori strategie per rendere il centro storico vivibile ed accogliente, di come rendere sostenibile la mobilità cittadina, e di come migliorare i nostri stili di vita nel rispetto del pianeta e dei suoi abitanti.