Docenti precari lanciano ai Sindacati un appello all’unità

di Redazione

precariCASERTA. A seguito della conferenza del 31 gennaio scorso sul tema dellascuola, organizzata dal Comitato insegnanti precari di Caserta, che ha visto la partecipazione di sindacati, politici ed esponenti del mondo della scuola,…

… lo stesso Cip, attraversola suaresponsabile Caterina Russo, ribadisce piena collaborazione con le realtà locali, sindacati, partiti politici ed altre associazioni. La Russo invita ancora una volta i sindacati ad essere uniti, compatti e a lottare per i precari, affinché la scuola statale italiana non venga distrutta, venga garantito il diritto allo studio a tutti e venga garantito il diritto al lavoro per tutti.

Il Cip fa presente che “ormai i precari sono stufi e si sentono presi in giro e, in pochi o in molti, non resteranno a guardare. Siamo stufi delle bugie governative, delle dichiarazioni e controdichiarazioni; rispondiamo a che ci accusa della scarsa partecipazione ad assemblee, conferenze o quant’altro, che ciò non potrebbe in alcun modo giustificare la non tutela. I sindacati che si occupano di scuola, devono rappresentare la maggioranza dei lavoratori e non certo una risicata percentuale, perciò basta con accordi in sordina, vogliamo una tutela a 360 gradi, che sia frutto di confronto e non di affronto, che si tenga conto che in Italia esiste un problema gravissimo che si cerca di affossare, ossia quella della disoccupazione. Con la pseudo riforma Gelmini, tutto ciò rischia di aggravarsi e quasi trecentomila lavoratori della scuola, inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, dai prossimi anni andranno ad allungare la schiera di che è in cerca di un lavoro. Ci si chiede perché prendersela con la scuola? Quando poi i soldi escono a palate per, giustamente? Retribuire manager fallimentari, per comprare le lavagne digitali, per dare soldi alle banche, ma sarà vera crisi? Ci si chiede a questo punto, o forse è più logico affermare, che i tagli sono solo la scusa per demolire la scuola statale, per privatizzarla, così non esisteranno docenti pensanti e liberi di svolgere la loro professione con coscienza, così come è avvenuto fino ad oggi. In futuro si prospetta, con la chiamata diretta e la privatizzazione, che gli insegnanti saranno scelti per il loro credo politico o religioso, gli insegnanti di ruolo rimarranno ai loro posti purché si adeguino, purché partecipino ai concorsi per far carriera, ma quali saranno i parametri per giudicare un professionista, anzi ci si chiede si può dare un voto al pensiero, al cervello umano e al metodo di insegnamento?”.

In ultima analisi, il Cip Caserta ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla conferenza del 31, che per la qualità degli interventi e delle persone intervenute ha avuto momenti di grande spessore culturale ed umano e fin da ora annuncia che inizierà il confronto democratico ed intelligente con le realtà locali. “Da parte del CipCaserta – afferma la Russo – verrà presentato un documento a tutte le realtà presenti sul territorio, anzi, saremmo lieti se questo documento fosse frutto di ampie convergenze con suggerimenti da parte dei genitori, dei docenti di ruolo e non e da parte di altri comitati di precari”.

Tutti possono inviare le proprie riflessioni all’indirizzo mail: cipcaserta@gmail.com

Gli incontri con le realtà presenti sul territorio saranno portati a conoscenza dell’opinione pubblica, attraverso comunicati stampa, o in assenza attraverso internet. Il Comitato Insegnanti Precari, inoltre, inizierà una campagna di informazione, che non esclude ilvolantinaggio, rivolta sia agli insegnanti sia ai genitori.

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