Aversa, incendio Caivano: De Cristofaro chiede incontro col ministro Costa

di Antonio Taglialatela

Aversa – Un vertice di maggioranza quello convocato oggi, d’urgenza, dal sindaco Enrico De Cristofaro al termine del quale è stato stilato un documento per chiedere un incontro a stretto giro con il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, affinché si trovino immediate soluzioni per porre fine al disastro ambientale in atto nei territori tra Napoli e Caserta dove all’emergenza rifiuti, dovuta alle carenze e ai disservizi che caratterizzano i pochi impianti di stoccaggio e smaltimento pubblici (vedi il recente guasto al termovalorizzatore di Acerra e il conseguente rallentamento dello Stir di Santa Maria Capua Vetere che ha provocato disagi nella raccolta in numerosi comuni), da mesi si associa l’allarme per gli incendi nei centri di raccolta privati, come quelli verificatisi all’“Ambiente Spa” di San Vitaliano e, nelle ultime ore, alla “Di Gennaro Spa” di Caivano (guarda il video) nel cui piazzale sono andati in fiamme cumuli di carta e plastica derivanti dalla raccolta differenziata dei comuni che affidano lo smaltimento di tali frazioni alla società dell’hinterland a nord di Napoli.

Anche se Aversa non utilizzava l’impianto di Caivano, l’incendio rappresenta un problema che comunque può coinvolgere la città normanna, dal momento che i comuni che finora conferivano alla “Di Gennaro” nei prossimi giorni cercheranno di trasportare i rifiuti in impianti convenzionati con l’amministrazione aversana, col rischio di un blocco totale.  “Leggo, purtroppo, tanti interventi di rassegnazione e sfiducia nei confronti delle Istituzioni e di chi dovrebbe intervenire in queste circostanze. Mi spiace per chi demorde ma noi non ci arrendiamo”, dichiara il sindaco De Cristofaro. “Noi non ci sottraiamo al ruolo di responsabilità che ci compete – sottolinea il primo cittadino – e, per questo, chiediamo interventi ad horas per salvaguardare la salute pubblica e l’ambiente”.

Intanto, la stessa azienda “Di Gennaro”, attraverso l’amministratore delegato Giuseppe Di Gennaro, ha ritenuto che il sistema è ormai al collasso, invitando i consorzi a garantire una sollecita risposta alla collocazione di materiali selezionati che allo stato attuale non riescono a trovare sbocco (leggi qui). Duro l’intervento di Claudia Salvestrini, direttrice del Polieco, consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene, secondo cui “dinanzi ad un sistema della raccolta differenziata totalmente viziato e alle inadempienze istituzionali che si sono registrate negli ultimi anni, il passo di responsabilità adesso devono necessariamente farlo le imprese”. “Le imprese – sostiene Salvestrini – devono evitare questi disastri, opponendosi a qualsiasi ente o organismo che pretenda di farle lavorare in condizioni di non sicurezza. E’ molto meglio chiudere l’impianto che continuare ad introitare materiali, mettendo a serio rischio i lavoratori, l’ambiente e la salute”.

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