Aversa – La situazione caotica in atto all’ospedale ‘Moscati’, denunciata dai sindacati in una nota trasmessa al direttore generale dell’azienda dopo l’incontro avuto con la dirigente sanitaria del presidio, Angela Maffeo, sarebbe voluta ad arte proprio dai sindacati. A sostenerlo, in una nota, la direttrice Maffeo che invita il personale del presidio a non dare false impressioni, soprattutto all’utenza, giacche l’azione di riassetto e rinfoltimento del personale sarebbe già stata messa in atto, come i rappresentanti sindacali dovrebbero ben sapere.
“A me era stato chiesto un piano di rientro del presidio. Ma – scrive la direttrice del Moscati – con tutte le limitazioni e gli esoneri, specialmente della dirigenza medica della Chirurgia e dell’Otorino, e con tutte le fuoriuscite e malattie dei sanitari dell’Anestesia e Rianimazione, l’azienda ha dovuto velocemente, compatibilmente con i tempi richiesti dalla legge, indire un altro avviso pubblico, questa volta solo per Aversa, ed espletare i concorsi per chirurghi ed anestesisti in fase di deliberazione e chiamata dei dirigenti”. Di tutto questo, ricorda la direttrice, i sindacati sono informati. Malgrado ciò, invece di aspettare le imminenti conclusioni di quanto già avviato, hanno preferito scendere in polemica con la dirigenza del nosocomio.
“Non facciamo il processo all’intenzione, l’ospedale ha assunto un aspetto e una funzionalità più dinamica. La direzione sanitaria – ricorda Maffeo – è orientata a incoraggiare i giovani professionisti che operano nel nostro presidio. Gli avvisi pubblici per le assunzioni sono già stati conclusi ed a giorni saranno chiamati i colleghi in graduatoria”. “Certo, per il mese di agosto – osserva la direttrice – almeno la dirigenza medica dovrà collaborare per il bene comune in turno unico con l’obiettivo di assicurare i livelli di assistenza agli utenti”. “I primari che non hanno concesso ferie, anche residue del 2017, ai loro operatori non possono – sottolinea – pensare di chiudere e mandare tutti in vacanza ad agosto. L’ospedale non chiude. Al massimo si approfitterà della minore affluenza per ovviare alle opere di manutenzione necessarie e impossibili, per questione di tempo, da fare durante il resto dell’anno”.
“Una cattiva programmazione nei reparti ricade su tutto l’ospedale”, ricorda la direttrice. “Chiaramente si dovranno evitare le lungodegenze come – sottolinea – è avvenuto negli anni scorsi, con l’abitudine di parenti ad abbandonare familiari allettati o anziani in ospedale per andare in ferie. E’ un’offesa alla dignità umana ed uno spreco di denaro pubblico considerato che molti di questi utenti usufruiscono dell’assegno di accompagnamento”. “Tutto questo – ribadisce la direttrice – i sindacati lo sanno ma non hanno interesse a dire bene. Hanno interesse a mantenere i privilegi di loro rappresentanti che hanno preso da anni tutto il mese di agosto di ferie, fermando qualsiasi attività dei loro reparti. Ora ha dato fastidio che si rendesse pubblico”.