Aversa, rischio sismico: scuole non a norma. Ronza lancia l’allarme

di Nicola Rosselli

Aversa – «Le scuole cittadine non sono a norma. Bisogna pensare con urgenza ad un piano che le renda sismicamente sicure». In occasione della giornata di cordoglio per le vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova, il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Michele Ronza, ingegnere, per cui anche addetto ai lavori, lancia l’allarme. Allarme tanto più attuale considerato che in questi giorni, le scosse sismiche registrate in provincia di Campobasso hanno risvegliato i timori di crolli anche nel casertano.

«Speriamo – ha dichiarato il numero due dell’esecutivo guidato dal sindaco Enrico De Cristofaro – che dopo il cordoglio ci si sieda seriamente e capire di cosa si vuole parlare. Non solo i viadotti ma soprattutto le scuole sono in condizioni staticamente non idonee. Occorre uno sforzo e meno adempimenti burocratici per risolvere il problema definitivamente. Spesso si pensa alle cose esteriori e non alla sostanza. Esempio si pensa ad abbellire le scuole con le pitturazioni piuttosto che renderle sicure sismicamente; questo a mio avviso è un errore gravissimo».

Il problema, come al solito, è rappresentato dai fondi. In questo senso potrebbero venire in aiuto le buone notizie che giungono dalla Regione Campania, annunziate dal gruppo consiliare del Pd composto da Marco Villano, Alfonso Golia, Paolo Santulli ed Elena Caterino: «Grazie al collegato alla finanziaria 2018, approvato dal consiglio regionale, vengono sbloccati fondi importanti per realizzare opere pubbliche. Una norma voluta dal governatore De Luca e dal gruppo consiliare del Partito Democratico ai quali va il nostro ringraziamento perché anche ad Aversa sarà possibile usufruire di circa 2,7 milioni di euro».

Le somme in questione si riferiscono ai mutui assunti con la Cassa Depositi e Prestiti, nel corso degli anni fino al 31-12-2007 compreso, il cui ammortamento è in corso ed il relativo onere finanziario fu assunto a carico della Regione Campania, a seguito della concessione di contributi pluriennali. Agli Enti Locali viene data la possibilità di finanziare uno o più progetti utilizzando le economie rivenienti dai vecchi finanziamenti risultanti dalle minori spese sostenute rispetto all’importo nominale del mutuo, quali a titolo indicativo: il ribasso d’asta, minori spese tecniche, minori spese generali ecc. Sono esclusi i mutui il cui ammortamento scade a fine 2018 o a fine 2019.

«Non è ancora stato pubblicato il collegato – afferma da parte sua il vicesindaco Ronza – e, pertanto, prima di dire qualcosa devo leggere il dispositivo. Capire cosa possiamo utilizzare è necessario. Comunque eventuali fondi vanno investiti nelle scuole». «Spero – continua l’assessore Ronza – prendano tutti coscienza che è una priorità come più volte da me segnalato. La sicurezza delle scuole a mio avviso è un segnale culturale notevole. Non possiamo mandare i nostri figli e nipoti, insegnanti e lavoratori in strutture non idonee. Speriamo lo capiscano i vertici della politica nazionale e regionale».

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