Economia, Tria apre al taglio dell’Irpef “ma graduale”

di Redazione

Il ministro dell’Economia Giovanni Tria si è detto favorevole a un graduale taglio dell’Irpef, valutando la compatibilità della misura con il bilancio dello Stato. “Bisogna trovare gli spazi in modo molto graduale per una partenza di un primo accorpamento e una prima riduzione delle aliquote sui redditi familiari”, ha detto Tria alla Summer School di Confartigianato. “Bisogna vedere le compatibilità di bilancio ma sono molto favorevole a partire”, ha aggiunto, ribadendo che il tutto deve essere comunque attuato “in modo molto graduale” a partire dalla manovra economica del 2019.

Il ministro ha poi parlato della situazione attuale del Paese in cui, ha detto, “c’è una complessità di aliquote, aliquote alte, e una massa di tax expenditures. Non si capisce mai chi vince e chi perde”. A questo proposito, secondo Tria, la flat tax che il governo gialloverde vuole includere nella prossima Legge di Bilancio, “va finanziata con le agevolazioni fiscali (tax expenditures)” ma è “un processo complesso e richiede tempo”.

Tria si è poi espresso sul tema della Cassa depositi e prestiti e sul suo ruolo, indicato da molti come quello di ancora di salvezza per le imprese in difficoltà, compresa Alitalia. “È un soggetto partecipato dal ministero dell’Economia ma privato, la sua azione deve essere correlata al calcolo economico”, ha chiarito, specificando che non deve intervenire in imprese “più o meno decotte” perché correrebbe il rischio di rientrare nella Pubblica amministrazione e far saltare così il rapporto debito-Pil. “Bisogna stare attenti a come si usa questo strumento potentissimo. È in un certo senso il nostro fondo sovrano ma staccato dalla pubblica amministrazione”, ha concluso il ministro.

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