Compie tre anni il percorso internazionale del Liceo scientifico “Fermi” di Aversa, voluto dal dirigente scolastico Adriana Mincione con la collaborazione della professoressa Costanza Chirico, responsabile dell’internazionalizzazione, e conta oggi oltre 200 studenti. La scuola ha avuto il riconoscimento del prestigioso ateneo britannico di Cambridge che permette agli studenti di ottenere ben cinque certificazioni Igcse nel corso di quattro anni: matematica, fisica, geografia, inglese e biologia, ed è così entrata a far parte della rete delle scuole Cambridge International. Gli studenti si sono già cimentati nei primi esami Igcse Geography ottenendo risultati eccellenti dopo solo un anno. “E’ un sistema che rinnova completamente la metodologia di insegnamento ma anche l’assetto logistico. – spiega la professoressa Chirico – Le aule, per esempio, sono dotate di banchi tondi per favorire anche la “flipped classroom”, l’approccio disciplinare è prevalentemente in lingua inglese e i contenuti preparano “open minded students”.
Il riassetto va letto però in maniera più generale: l’affiancamento del programma britannico a quello italiano, la lingua inglese veicolare per cinque discipline, i banchi tondi, gli esami Igcse ma anche il curricolo che al biennio passa da 27 a 29 ore con cinque ore di inglese settimanali invece di tre e docenti italiani formati secondo i syllabi Igcse. Il curricolo in questione ha un respiro ancora più internazionale perché si inserisce nel macroprogramma Erasmusplus, il Liceo “Fermi” vincitore di ben cinque programmi “E+”, ne ha dedicato uno ai soli studenti delle classi Cambridge International in modo da poter disseminare e confrontare metodologie e attività di ricerca-azione con altre scuole dei seguenti Paesi con cui è in partenariato: Polonia, Germania, Spagna, Turchia, Islanda, Grecia, Romania e Belgio.
Una novità che segue il riassetto è lo stage all’estero che sostituisce la tradizionale “gita”; fin dal primo anno gli studenti vengono coinvolti in attività didattiche che si svolgono a Cambridge, sede della prestigiosa università, a fine trimestre. Si tratta di corsi finalizzati all’approfondimento di alcune Unit di Maths e/o Geography che i docenti curricolari italiani concordano annualmente con i tutor inglesi delle scuole di riferimento nel Regno Unito, per meglio dire si affianca all’approfondimento della lingua inglese lo studio di discipline Dnl seguendo i programmi della scuola britannica. L’esperienza inoltre è in modalità “homestay” sia per migliorare le competenze linguistiche che per un approccio diretto con la cultura britannica. Ma il percorso Cambridge International offre stimoli e innovazioni didattiche anche al di là delle certificazioni Igcse, tanto che da quest’anno scolastico (2018/19) la letteratura inglese nelle classi terze si studierà con un approccio per generi letterari e non cronologico (www.anils.it) mentre il latino, già dall’anno scolastico 2016/17 viene studiato con il metodo Orberg che è più vicino al sistema britannico, una lingua parlata, dunque e non “morta”.
Ma la chiave del successo è nel grande lavoro di gruppo ad opera dello staff: P. Cuomo, E. Ciambelli, MP. De Lerma, MR. Esposito, MR. Sarnelli, G. Gallo, S. Palumbo, A. Russo, S. Cardillo, C. Graziano, P. D’Alesio, A. Ruggiero, P. Pagano, C. Chirico, D. Di Palma, G. Ricciardi, MR. Dell’Amico, E. Di Zazzo, P. Bruno, che si incontrano mensilmente per rielaborare, incrociare, confrontare, pianificare e riadattare le programmazioni e non solo. “Il tutto necessita anche di un rinnovo della scuola secondaria di primo grado che deve fungere da supporto alla preparazione degli studenti che si avviano al percorso internazionale. – conclude la professoressa Chirico – Ecco, quindi, che il Liceo ‘Fermi’, scuola polo dell’Ambito 08, ha istituito percorsi di formazione tesi alla costruzione del curricolo verticale. Nulla è lasciato al caso!”.