Al Teatro Comunale concerto gratuito di Giuseppe Carpano

di Redazione

 CASERTA. Nell’ambito del programma realizzato dalla Città di Caserta per la “Settimana della Cultura 2009”, giovedì 23 aprile, alle ore 20.00, presso il Teatro Comunale, concerto di presentazione, in anteprima nazionale, ad ingresso libero, …

… dell’album d’esordio del pianista e compositore casertano Giuseppe Carpano, dal titolo “Concerto per Pianoforte e Sequoia”, prodotto da Clemente Amoroso per Musicaperta e distribuito in Italia dalla M.A.P – Musicisti Associati Produzioni – di Milano.

Per l’occasione il maestro adopererà un prezioso pianoforte Steinway & Sons, messo a disposizione dalla storica ditta napoletana “Alberto Napolitano Pianoforti dal 1840”, da sempre sensibile ad eventi musicali di prestigio. L’evento sarà organizzato da Aldo Antonio Cobianchi, responsabile dell’Ufficio Stampa (info: 3356252230 coala28@yahoo.it). Un omaggio alla musica impegnata di un giovane talento casertano, con un curriculum di indiscusso valore e di respiro internazionale.

Il Maestro Carpano, infatti, si è esibito nei più importanti teatri italiani e stranieri, partecipando a rinomate e prestigiose manifestazioni (Ravello Festival, Festival Internazionale Ticino Musica, Lugano, Locarno, Muralto, Ascona, International Music festival di Oxford, …) e ottenendo riconoscimenti d’indiscussa rilevanza ( primo premio a : Castellaneta, Pisa, Bari – Stravinskij, Brindisi – Barocco Leccese, Lamezia Terme – A.M.A Calabria,sez. Musica Contemporanea, Lucca, Napoli – Pergolesi, Matera – Mozart ). Esordio, anche, per la neonata Musicaperta Classic, etichetta indipendente casertana dell’Associazione Culturale Musicaperta, creata con l’intento di produrre e promuovere la musica classica, realizzata da compositori e musicisti appartenenti al nostro territorio.

Casertano, ancora, Gianpaolo Ianniello, autore dell’emozionante videoclip del brano “Sotto il grande albero”, visibile sul sito www.youtube.com. Un’opera di valore dunque, totalmente made in Caserta, a testimonianza di come le energie, lo stile, la creatività meridionale, se ben organizzate e sostenute, rappresentino un esempio di qualità, di eccellenza, di ricchezza concreta, degna di varcare i confini nazionali. Una forza positiva capace di sfatare i tanti stereotipi negativi che, purtroppo, ultimamente sembrano essere l’unica nostra bandiera.

“Il cd, così realizzato – scrive Aldo Antonio Cobianchi – presenta 6 brani inediti di musica per piano, più un omaggio a Samuel Barber (compositore americano della I metà del’ 900, meno noto al grande pubblico, a cui Carpano ha dedicato parte dei suoi studi), con un’interpretazione di Hesitation Tango. In totale, circa mezz’ora di suggestioni e poesia, in cui il Nostro accompagna, sottolinea, evidenzia, descrizioni, riflessioni, visioni oniriche tradotte in musica. Egli racconta, con le note, momenti di vita, dipinge paesaggi e figure umane, evoca episodi fiabeschi e realtà quotidiane. Così, in Notte all’Orto Botanico, chiudendo gli occhi, si possono ascoltare i fruscii degli alberi annosi e ammirare un giardino all’alba, tra il buio della notte e le prime luci del giorno, presi per mano dal ritmo della musica; quello stesso ritmato, pulsante suono capace di trasformarsi, in Shiny, nel rombo di una motocicletta, l’amata Harley-Davidson, a bordo della quale Carpano ci guida in un viaggio infinito, ricco di luoghi e di incontri, antico topos letterario e filosofico; tema sotteso anche in Navigare, ma, stavolta, un antico, fiabesco galeone, con le sue vele e i suoi marinai, è il mezzo che ci conduce verso terre lontane, inesplorate, verso il nuovo e il diverso; fino a giungere, come in Timanfaya, alle falde di un inquietante vulcano, dove la natura imprevedibile, sconvolgente, spaventosa fa nascere dalla lava inattese oasi di paradiso; oppure, facendoci risvegliare tra le braccia di una realistica o, forse, immaginata Giselle, corteggiata con timidezza, contesa con forza, amata con ardore; regista unico, osservatore attento, deus ex machina l’imponente sequoia di Sotto il Grande Albero, con la sua enorme cupola di fronde accoglienti, che tutto protegge, tutto domina: un totem – vessillo del potere della natura e monito del nostro essere tutti parte di essa – il centro del sabba delle passioni umane, il fulcro sacro dell’universo. L’ “albero della vita” diviene, così, esso stesso elemento di uno straordinario duo sinfonico, in cui il pianoforte perde il suo ruolo di protagonista solitario. Se materialmente questo particolare ensemble abbia la capacità di filtrare delle sensazioni e trasporle in un linguaggio alternativo e concreto lo si coglie – conclude Cobianchi – solo ascoltando e vivendo le composizioni del maestro Carpano, godendo del suo tocco innato, elegante e volitivo, tale da trasformare il giovane pianista – osservandolo esibirsi – in una chimera, in cui parte del suo io e della sua corporalità si fonde nei tasti e nelle corde, come la Dafne di un’alchemica favola in musica”.

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