Coree, accordo tra i due leader per ridurre tensioni e bloccare il nucleare

di Redazione

Il terzo vertice in pochi mesi tra Kim Jong-un e Moon Jae-in, leader delle due Coree, si è concluso con la firma su un accordo per ridurre le tensioni e bloccare il nucleare nordcoreano. Kim e Moon hanno stabilito “passi specifici per la denuclearizzazione” e il numero uno nordcoreano ha promesso che visiterà a breve Seul, forse entro l’anno. Il successo del vertice è stato sottolineato a distanza anche dal presidente Usa Donald Trump che ha annunciato che Kim ha accettato la visita di ispettori e la chiusura permanente di siti nucleari e test missilistici. “La Corea del Nord e del Sud avanzeranno una candidatura comune per ospitare le Olimpiadi del 2032. Molto eccitante!”, ha aggiunto su Twitter il presidente statunitense.

Il vertice a Pyongyang è il terzo dopo quello storico del 27 aprile e quello del 26 maggio, a poche settimane dal summit di Singapore del 12 giugno tra Kim e il presidente americano Donald Trump. Al centro di questo nuovo faccia a faccia, la totale denuclearizzazione della penisola coreana. L’accordo “per ridurre le tensioni” è stato trasmesso in diretta tv e si è tenuto alla Paekwawon State Guesthouse della capitale, luogo dei colloqui bilaterali. Nel documento sono previste misure e iniziative per “scongiurare scontri militari accidentali”.

Le due Coree hanno concordato “per la prima volta su passi specifici per la denuclearizzazione” che includono la chiusura “permanente” della sito di processamento dell’uranio di Yongbyon, ha spiegato Moon. Da parte sua, Kim Jong-un ha affermato che c’è l’intesa su una “penisola libera da armi nucleari e minacce” per avanzare, con l’avanzamento dei rapporti intercoreani, verso una “nuova era di pace e prosperità”. Il leader nordcoreano ha inoltre promesso di visitare Seul, capitale della Corea del Sud, “nel prossimo futuro”, secondo quanto emerso da una dichiarazione congiunta tra le due parti. Secondo i media sudcoreani, il viaggio potrebbe avvenire entro l’anno 2018. Sarebbe la prima visita di un leader del Nord nella capitale del Sud da quando la penisola fu divisa alla fine della Seconda guerra mondiale.

Poche ore dopo è arrivato il commento a distanza di Donald Trump, secondo cui il leader nordcoreano Kim Jong-un ha accettato anche la visita di ispettori oltre alla chiusura dei siti nucleari e di test missilistici. In un tweet il tycoon ha scritto: Kim “ha concordato di permettere le ispezioni nucleari, oggetto di negoziati finali, e di procedere allo smantellamento permanente dei siti di lancio alla presenza di esperti internazionali”.

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