Due casi di colera si sono registrati oggi a Napoli, all’ospedale Cotugno, e riguardano una donna e il suo figlioletto di due anni, entrambi originari del Bangladesh e residenti a Sant’Arpino, nel Casertano, che di recente erano rientrati da un viaggio nel Paese asiatico. Il vibrione è stato isolato nelle feci del piccolo e della madre. Immediatamente è stata allertata la Asl competente e sono state attivate tutte le procedure previste dai protocolli.
A renderlo noto Antonio Giordano, commissario straordinario dell’azienda ospedaliera dei Colli, il quale ha sottolineato che “i contatti familiari del caso sono stati già individuati e sono attualmente sotto stretta osservazione sanitaria. Attualmente, entrambi i pazienti sono in condizioni stazionarie. La situazione è del tutto sotto controllo”.
Il sindaco di Sant’Arpino, Giuseppe Dell’Aversana, ha confermato i due casi di colera ed ha fatto sapere di aver parlato con i responsabili dell’Asl di Caserta che, al momento, non gli hanno fornito alcuna prescrizione. “I responsabili dell’Asl – fa sapere Dell’Aversana – mi hanno rassicurato che solo il bambino ha sintomi che inducono a sospettare per un caso di colera mentre invece la madre è sana, non presenta sintomi e si trova all’ospedale Cotugno di Napoli per assistere il piccolo che ha due anni. Le analisi sierologiche sono in corso ed i medici hanno il caso sotto controllo e non mi hanno indicato alcuna prescrizione o iniziativa da adottare per Sant’Arpino”.
Non ci sarebbe alcun allarme, dunque. Anche perché madre e figlio, dopo il loro rientro dal Bangladesh, avvenuto lunedì sera, non avrebbero avuto contatti con persone del posto e, inoltre, perché il bambino non frequenta nessuna scuola considerata l’età. Il padre del piccolo è titolare di una piccola azienda tessile nella zona industriale di Teverola.