CASERTA. A nulla è valso il voto del Pdl in Consiglio regionale per salvare lAcms di Caserta. Lordine del giorno approvato allunanimità non è servito allassessore Cascetta per mettere in atto le soluzioni finalizzate a salvare il trasporto pubblico su gomma della Provincia di Caserta.
Anche se la speranza è lultima a morire, a questo punto serve solo un miracolo. Eancora una volta Caserta a pagare per limmobilismo e per la sfrontatezza della sinistra che governa
Il Consigliere del Pdl, Angelo Polverino prende atto del disastro consumatosi e che ha visto come ultimo protagonista la Regione Campania. Eppure sembrava cosa fatta la fusione tra lAcms e lEnte Autonomo Volturno, la società che ha come unico socio proprio
Lepilogo non poteva essere che questo. Non cera altra soluzione. Ma qualcuno, saggiamente, avrà visionato i bilanci delle due aziende e non ha voluto rischiare. LAcms ha un patrimonio netto al negativo di 35 milioni di euro e quasi 60 milioni di debiti totali, addirittura lEav sta peggio, con perdite per circa 42 milioni di euro, che si sostanziano in 130 mila euro al giorno. Il patrimonio dellEav è quello regionale e ammonta a decine di milioni di euro. SullEav, An già da tempo continua il consigliere Polverino ha allertato lAutorità di vigilanza sui contratti pubblici e sugli incarichi di consulenza senza procedura ad evidenza pubblica. I consulenti dellEav sono amici personali dellassessore Cascetta ed inoltre lente gestisce laffaire trasporti in Campania attraverso un particolare sistema di potere. Che è clientelare soprattutto ed è riconducibile a Bassolino. Abbiamo fatto nomi e cognomi dei professori amici di Cascetta e dei dirigenti regionali che hanno figli e parenti diretti dipendenti dellEav. In pratica si voleva mettere insieme due società che la sinistra ha depauperato e distrutto con il meccanismo di gestione che ha premiato non il merito, ma lappartenenza e lamicizia.
Laltra settimana in Regione si è tenuta laudizione sullAcms, con presenti i vertici dellEav, i consiglieri regionali e tutte le rappresentanze sindacali. Pare che alla fine si è arrivati alla svolta.
Non è vero. Si è preso atto che nella Provincia di Caserta ci sono le condizioni per fare trasporto pubblico. In effetti continua Angelo Polverino si è scoperta lacqua calda, con un occhio rivolto ai giornali, che in piena campagna elettorale hanno dato risalto alla notizia dellintervento della Commissione Trasporti della Regione. Il nodo da sciogliere e quello più importante riguarda i dipendenti. A questo punto bisogna principalmente tutelare loro e creare unazienda nuova, con nuovi partner, soggetti affidabili e disposti ad investire. Con questi presupposti, bisogna mettere la parola fine al tormentone più scandaloso, che si è consumato nella nostra provincia, con responsabile la sinistra, che non la smette di prendere per i fondelli quanti sono preoccupati per le sorti dellAzienda casertana. Chi ha sbagliato deve pagare. Lassessore Cascetta se non ha nulla da nascondere, acceleri le procedure per avviare gli accertamenti della Commissione dinchiesta regionale. Ad un anno di distante dalla mia richiesta, tutto tace.