Aversa – La Fondazione Domenico Cimarosa? Esiste già. Esiste da poco meno di 20 anni, con esattezza dal 20 settembre 1999 con un atto registrato il successivo 28. A costituire questa associazione, con sede al Teatro omonimo in piazza Principe Amedeo, alla quale fu dato il nome di “Fondazione Domenico Cimarosa”, i signori Carmela, Antonio, Vincenzo e Renato Virgilio.
“Lo scopo dell’associazione – si legge nell’atto costitutivo – è quello di promuovere, organizzare e realizzare un vasto complesso di iniziative come: concerti, manifestazioni artistiche, festival ed incontri, seminari, convegni, tavole rotonde, concorsi, mostre, pubblicazioni e viaggi di interscambio culturale; di svolgere efficace opera per la formazione di giovani musicisti, promuovendo corsi di qualificazione e di alta specializzazione, rilasciando attestati, diplomi, riconoscimenti, premi e pergamene e promuovendo iniziative per la formazione di figure professionali nei settori della cultura e dello spettacolo; di contribuire all’apertura dei rapporti e scambi culturali con le regioni d’Italia e le nazioni comunitarie mediante corsi, stage, manifestazioni artistiche; di usufruire di fondi regionali, nazionali e comunitari e di quant’altro necessario per il finanziamento parziale o totale delle iniziative da promuovere; di coinvolgere enti pubblici e privati, conservatori, istituzioni e parti sociali e così via per l’adesione alla elaborazione di iniziative sinergiche; di creare un centro studi e ricerche sulla produzione musicale dei compositori italiani e di quelli che hanno subito l’influenza della cultura musicale italiana”.
La durata dell’associazione Fondazione Cimarosa è fissata al 31 dicembre 2050. Questo mentre la bozza della costituenda Fondazione Cimarosa da parte dell’amministrazione comunale dorme sonni tranquilli nella commissione consiliare cultura, nonostante siano iniziati i lavori di recupero, dal costo di un milione di euro circa, dell’ex chiesa dello Spirito Santo in piazza Cirillo, destinata ad essere sede dell’istituzione pubblica oltre che un auditorium per una cinquantina di posti. “Un piccolo gioiellino”, lo ha definito l’assessore e vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Michele Ronza.