Strage all’interno del Politecnico di Kerch, in Crimea, regione annessa dalla Russia ma ancora contesa dall’Ucraina. Uno studente 18enne ha aperto il fuoco con un fucile d’assalto nella mensa dell’università dopo aver scagliato nel locale un ordigno artigianale. Morte almeno 18 persone, per la maggior parte studenti, e ferite un’altra quarantina. Il killer, secondo le autorità, si è poi suicidato. Inizialmente si era pensato a un attacco terroristico, ma successivamente sono state diffuse le immagini della videosorveglianza che hanno ripreso il giovane, Vladislav Roslyakov, che scende le scale imbracciando un fucile mitragliatore. Il capo della Repubblica di Crimea, Sergei Aksionov, ha dichiarato tre giorni di lutto per le vittime.
“C’erano cadaveri di ragazzini ovunque”. E’ una delle agghiaccianti testimonianze dei sopravvissuti alla strage. “Prima abbiamo sentito un’esplosione, poi il rumore di spari. Siamo riusciti a fuggire saltando giù dalla finestre”, ha raccontato uno studente a ‘Russia Today’. Momenti di terrore e panico durante i quali alcuni ragazzi hanno creduto di vedere diversi uomini, con il volto coperto, aprire il fuoco contro di loro.
Vladislav Roslyakov era originario di Kerch, dove frequentava il quarto anno dell’istituto politecnico. Molti dei suoi compagni lo hanno descritto come una persona introversa, oltre che ardente ammiratore delle politiche di Putin, con l’annessione della Crimea, nonché un sostenitore del progetto New Russia. Si ricordi che dal marzo del 2014 la Crimea, in seguito a un Referendum, è diventata parte della Russia e non più dell’Ucraina, anche se la legittimità della votazione è stata messa in discussione più volte dalla comunità internazionale. Vladislav lamentava il fatto che proprio queste idee non fossero comprese e condivise dai suoi coetanei.
Chi conosceva il giovane, ha raccontato che nel suo tempo libero si allenava facendo esplosivi e bombe a casa. Nel sito dell’università c’è un ordine sull’iscrizione di uno studente con lo stesso nome alla specialità “Installazione, messa in servizio e funzionamento di apparecchiature elettriche di edifici industriali e civili”. Pare anche che avesse un’ossessione per i serial killer, non a caso ha voluto emulare l’autore della strage di Columbine, Eric Harris, indossando una maglietta bianca e utilizzando un fucile da caccia. In più, pare che nel settembre di quest’anno, quindi poco più di un mese fa, il ragazzo avrebbe ricevuto un permesso per un fucile calibro 12, e pochi giorni fa ha acquisito 150 cartucce.
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