I finanzieri del comando provinciale di Lodi hanno eseguito un sequestro preventivo in relazione ad un’evasione fiscale operata da un noto professionista lodigiano che nel 2015 è stato sottoposto a verifica delle Fiamme gialle. Gli approfondimenti condotti su numerosa documentazione extra-contabile hanno permesso di ricostruire in modo univoco il totale delle prestazioni in nero effettuate dal professionista. La base imponibile sottratta a tassazione è stata segnalata all’Agenzia delle Entrate di Lodi che ha emesso un avviso di accertamento pari a 956.300 euro.
La “pericolosità fiscale” del professionista, che non ha riconosciuto fondata la pretesa tributaria e si è rifiutato di aderire alla contestazione formulata, ha indotto Guardia di finanza e Agenzia delle entrate a monitorare il suo comportamento fiscale. Ciò ha permesso di accertare la costituzione, nel 2017, di uno schermo societario (“mirror”) di diritto anglosassone dove, con due successive cessioni, il professionista ha conferito un ingente patrimonio immobiliare (“building”).
Le indagini hanno permesso di smascherare anche la reale proprietà del “trust” inglese: infatti, il professionista risulta essere unico socio e “director” di tale ente che è un mero schermo fittizio delle sue attività economiche creato al solo fine di sottrarsi alla riscossione delle imposte dovute. Tra i beni individuati, in alternativa alla materiale apprensione delle somme indicate nel provvedimento (trattandosi di “sequestro per equivalente”), vi sono 12 beni immobili di pregio siti a Lodi e a Milano.
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