Incarichi al Comune di Caserta, insorge Polverino

di Redazione

Angelo PolverinoCASERTA. Sulla nuova infornata di nomine interviene il consigliere del Pdl Angelo Polverino, che mette sotto accusa la costituzione di una lista di consulenti per gli incarichi di collaborazione al Comune di Caserta e nell’ambito territoriale delle Politiche sociali.

L’elenco ristretto dura per due anni ed i fortunati non dovranno superare nessun concorso. “Ancora consulenze al Comune di Caserta. – afferma Polverino – Con un reclutamento sui generis, Petteruti arruola operatori della sanità e consulenti legali. Lo fa chiudendo la porta in faccia a coloro che non hanno i requisiti in rapporto alle ore di servizio prestate. Questo è il caso degli Operatori socio-assistenziali, i Tecnici dell’accoglienza e gli Animatori sociali. In sostanza, chi non ha mai avuto la possibilità di maturare esperienza nel settore di competenza, è escluso da qualsiasi opportunità lavorativa. E’ discriminante, se lo si rapporta anche ai benefici che Petteruti concede agli stranieri. Viene privilegiato chi è di nazionalità straniera, che abbia una buona, sottolineo buona, conoscenza della lingua italiana, scritta e parlata”.

“Nella fattispecie, si tratta di consulenze vere e proprie. Nessuna selezione – continua Polverino – viene ad essere lo strumento per stabilire il merito. Se si escludono i fortunati stranieri, non si chiarisce se comunitari o extra, altri consulenti saranno chiamati, probabilmente, secondo il potere discrezionale. Chi ha più santi, per dircela tutta, va in paradiso. Nessuna graduatoria di merito sarà redatta. Il paradosso è dato dal fatto che oggi l’Operatore socio-assistenziale ed altre figure professionali, per mano di Petteruti, diventano consulenti. Con Petteruti quindi si creano nuovi esperti per gli enti pubblici”.

Lo scandalo, sollevato dal Consigliere regionale, investe 10 profili professionali. Si va dall’Operatore socio-sanitario all’operatore di Computer, che abbia un attestato di qualifica Ecdl, per intenderci la patente europea e senza laurea. Dal Sociologo allo Psicologo, dall’Assistente sociale al Mediatore Familiare.

“Il sindaco – aggiunge Polverino – deve spiegare inoltre come fa a conferire un incarico per poi lasciare che i consulenti operino in autonomia e senza alcun vincolo di subordinazione e di dipendenza nei confronti del Comune. Questa possibilità di essere lasciati liberi e senza alcun controllo si dà solo agli amici. Già di per sé la consulenza è una concessione che fa discutere. Specificare inoltre che questi possano agire senza nessuna verifica del loro lavoro, è decisamente assurdo”.

“Torni sui suoi passi, Petteruti. Investirò della questione direttamente l’Assessore alle Politiche sociali, Alfonsina De Felice. Non attraverso la consulenza, ma con regolari concorsi da bandire, di volta in volta, devono essere affidati gli incarichi. Incarichi che possono essere conferiti anche a contratto a tempo determinato e non con un sistema che serve solo per il clientelismo”.

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