CASERTA. LAssociazione Italiana Trapiantati di Fegato della provincia di Caserta annuncia a tutti gli iscritti e alla cittadinanza che il continuo ed incessante impegno posto in essere dai responsabili del sodalizio, …
… finalizzato ad ottenere la dovuta attenzione da parte degli organismi competenti, nei confronti degli annosi problemi dei trapiantati e trapiantandi di fegato circa le note difficoltà esistenti presso il servizio Satte della locale Azienda ospedaliera casertana, finalmente ha dato un primo, vero risultato concreto. Infatti, grazie alla grande sensibilità dimostrata dal consigliere regionale, onorevole Nicola Marrazzo, che ha dedicato grande attenzione alle problematiche rappresentategli, si è potuto constatare che, come da egli promesso, effettivamente nel documento relativo alle variazioni degli stanziamenti del bilancio gestionale 2009 della Regione Campania (al Cap. N° 7.118. Area 20. Sett. 01) è stato approvato un contributo di 400mila euro in favore dellAzienda Ospedaliera S.Anna e S.Sebastiano di Caserta per il progetto Satte – Servizio Assistenza Trapiantati e Trapiantandi di Fegato.
Limpegno profuso dal presidente Marrazzo, – afferma il vicepresidente dellAitf, dottor Franco Martino – costituisce per tutti i componenti dellAitf casertana una grande iniezione di speranza e di fiducia nel futuro e nei confronti delle istituzioni. E davvero confortante per gente come noi che ha tanto sofferto,e che necessiterà sempre, per tutta la vita di una adeguata assistenza, sapere che nel palazzo ancora ci sono delle persone serie, sulle cui parole date si può fare affidamento. Grazie di cuore presidente Marrazzo. Onore al merito.
LAitf, inoltre, sottolinea con forza limportanza e la necessità, anche e soprattutto per il futuro, di costituire azioni sinergiche tra tutte le forze in campo, nella consapevolezza che solo così facendo si possono nutrire delle buone speranze per il conseguimento degli obiettivi prefissati. Infine, lassociazione formula lauspicio che tali significative risorse, accompagnate da unoculata e sapiente gestione, possano costituire per davvero quel salto di qualità da tutti anelato, affinchè si possa passare dalla fase di continua precarietà, che ha caratterizzato il cammino del predetto servizio in questi anni, a quellassistenza più serena e dignitosa cui riteniamo di avere diritto.