CASERTA. Dal Cilento ad Ischia, dallalto casertano alla provincia di Napoli, la Campania è stata percorsa in questi ultimi giorni destate da numerosi incendi, oltre 50 solo il giorno 7 settembre.
Il Wwf Caserta ritiene che vi sia unocculta regia che ha pazientemente atteso la terribile congiunzione siccità-vento forte. Sarà la mano nera della malavita o un gruppo di poveri mentecatti? I pastori o coloro che possono trarre vantaggi più o meno immediati dagli incendi? A noi poco importa, – spiega il Wwf – la magistratura, i sociologi, gli economisti faranno tutte le loro valutazioni, a noi resta la cenere dei boschi bruciati, il nero dei ceppi tristemente contorti, le urla degli uccelli impazziti alla ricerca dei nidi distrutti. A noi tutti resta una collina prima verde ed ora nera, un bosco prima fonte di ossigeno, di biodiversità e di frescura ed ora solo desolazione.
Nel dicembre 2008 il Wwf Caserta è partito con una campagna di sensibilizzazione nelle scuole iniziando dallIstituto Comprensivo Ruggiero di Caserta sul problema della prevenzione degli incendi boschivi, in collaborazione con il Servizio Antincendi Boschivi della Regione Campania, invitando tutti, ragazzi e genitori, a segnalare precocemente ogni fil di fumo durante lestate. Nel giugno scorso, alla vigilia dellestate, è stato lanciato un appello accorato ai cittadini ed alle istituzioni al fine di far segnalare precocemente ogni sospetto di inizio di incendio.
I volontari del Wwf Caserta numerose volte hanno segnalato inizi presenza di focolai nel nostro territorio. Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Servizio Antincendio della Regione Campania, ancora una volta, hanno dato il massimo per tamponare i tanti focolai ed incendi, appiccati ad arte in più punti, come è successo sabato 22 agosto quando Monte San Leucio è stato avvolto da più di un incendio, mettendo a rischio anche centri abitati.
Ma, da quanto sta succedendo in questo scorcio di fine estate, è ancora troppo poco: basta un piccolo plotone di piromani per vanificare tanto lavoro. Per questo – affermano i volontari casertani – bisogna ritornare ad una prevenzione attiva, lavorando sulle coscienze ma anche in maniera strutturata. I boschi troppo spesso sono abbandonati, bisogna ripristinare le torri di avvistamento posizionate sulle colline, magari utilizzando i ragazzi del servizio civile. Bisogna incentivare i forestali stagionali, premiandoli quando nella loro zona di competenza non scoppiano i roghi nei boschi e quindi non bisogna spendere energie fisiche ed economiche per spegnere gli incendi e poi riforestare larea (un esperimento simile ebbe grande successo alcuni anni fa in Calabria, ma come mai non ha avuto seguito in altre parti dItalia?).
Il Wwf Caserta annuncia che continuerà a supportare attivamente lopera dei soccorsi con unameticolosa attività di sensibilizzazione e informazione sui temi ambientali, invitando, come fa da anni tutti i cittadini di buona volontà, a segnalare ogni focolaio sospetto e a diffondere i comportamenti virtuosi finalizzati alla prevenzione degli incendi.
Attendiamo – continuano i volontari – che tutti i Comuni e Provincia facciano la loro parte: continuando a registrare le zone percorse dai roghi, nel catasto degli incendi, in modo da disincentivare gli incendi dolosi a scopo speculativo. Intanto, dobbiamo sperare che sia, ancora una volta Madre Natura a darci una mano, anche nella prevenzione degli incendi, magari regalandoci un po di pioggia di fine estate.