SANTARPINO. Designato la scorsa settimana dal sindaco di SantArpino, Eugenio Di Santo, quale nuovo assessore dellUnione dei Comuni Atellani, Ernesto Capasso, …
…lancia un vero e proprio appello a tutte le parti istituzionali coinvolte affinché lavorino per il rilancio dellazione delle ente sovracomunale. La mia indicazione a nuovo assessore allUnione dei Comuni Atellani dichiara Capasso è arrivata allindomani delle dimissioni del consigliere Domenico DAntonio, il quale ha deciso di porre termine alla sua avventura allinterno della maggioranza consiliare. Una scelta di cui mi rammarico profondamente e che mi ha lasciato fortemente spiazzato. Il sindaco, dopo aver svolto i passaggi istituzionali di rito, ha deciso di indicare il sottoscritto quale nuovo assessore in seno allUnione. Il mio forte senso di responsabilità mi ha portato ad accettare tale indicazione, riproponendomi di svolgere con serietà e determinazione questo nuovo compito con il preciso obiettivo di lavorare per il rilancio di un ente come lUnione che da tempo è diventato una scatola vuota incapace di porre in essere qualsivoglia azione di tipo politico ed istituzionale. Un compito che ovviamente dovrà vedere impegnati in prima linea i sindaci dei comuni facenti parte dellUnione a cui ovviamente spetta il compito di mettere in campo gli strumenti e le azioni funzionali ad una ripartenza dellattività dellUnione stessa. Per questo quale neo-assessore designato lancio unvero e proprio appello con la speranza che lo stesso sia recepito dai primi cittadini tutti. Del resto ricordo a tutti gli ambiziosi programmi che avevamo per la nascente Unione quando decidemmo di metterla in campo grazie allintuizione e alla ferrea volontà dellex sindaco Giuseppe DellAversana che pensava ad un organismo in grado di rilanciare in primis lazione culturale e turistica dellintero comprensorio. Unidea che anticipò nei tempi e nelle modalità quei principi di federalismo sano e partecipato e che oggi è ancora viva e sulla quale a mio parere è ancora indispensabile investire energie e risorse mettendo da parte piccoli e antistorici campanilismi. Certo è che se, invece, lUnione dovesse continuare a rimare quella scatola vuota che attualmente è, tanto vale deciderne lo scioglimento evitando anche ulteriori aggravi alle casse pubbliche. Tuttavia credo che si tratterebbe di una sconfitta di tutti soprattutto in un momento come quello attuale in cui è necessario che centri medi e piccoli si mettano insieme per far fronte alle tante emergenze che li attraversano.