I carabinieri della compagnia di Alcamo hanno arrestato cinque persone accusate di spaccio di droga, ricettazione ed evasione. I provvedimenti sono stati emessi dall’autorità giudiziaria di Trapani in virtù dei risultati prodotti dall’attività investigativa denominata “Dark Village” condotta dai carabinieri su un gruppo di persone sospettate di aver organizzato una rete di spaccio di cocaina e marijuana con base al “villaggio regionale” di Alcamo.
Anche mediante l’ausilio di sofisticati strumentazioni di ultima generazione, i militari sono riusciti a documentare numerosi episodi di spaccio verificatisi principalmente nei meandri di viuzze che costeggiano i palazzi di edilizia popolare alcamesi, svelando e relazionando poi dettagliatamente in ordine alle modalità, ai responsabili e agli acquirenti dei reati.
Il dominus della rete di spaccio, secondo gli investigatori, è il 35enne Emanuele Cataldo, che in questa operazione si è reso autore sia del reato di cessione che di quelli di ricettazione e di evasione dagli arresti domiciliari. Se la detenzione e lo spaccio, infatti, afferiscono a numerosi episodi che hanno coinvolto a vario titolo anche la moglie dello stesso, Francesca Palmeri, 46 anni, e i suoi cugini Emanuele e Fabrizio Trupiano, di 25 e 21 anni, la ricettazione, di cui si è macchiato anche Paolo Piazza, 45 anni, è relativa al rinvenimento nella loro disponibilità di due teloni in pvc componenti di un gazebo rubato nel settembre 2017 in contrada Conza di Castellammare del Golfo.
L’evasione, invece, che viene contestata al solo Cataldo, è stata commessa nel febbraio scorso quando lo stesso, trovandosi già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa, usciva arbitrariamente dalla propria abitazione e veniva notato dagli occhi attenti dei carabinieri di Alcamo che provvedevano a relazionare in tal senso.
Concordando con le numerose risultanze investigative prodotte dai militari della Compagnia, il Tribunale di Trapani emetteva l’ordinanza con la quale veniva disposta la custodia cautelare in carcere per Cataldo; l’obbligo di dimora nel comune di Alcamo per Palmeri, i due Trupiano e Piazza; e l’obbligo di dimora nel comune di Palermo per Piero Saitta, 35 anni.
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