Frignano – Piazza Mazzini allagata per l’ennesima volta, a seguito di un violento acquazzone con annessa grandinata. E’ successo nel primo pomeriggio del 20 novembre a Frignano. Acqua ad altezza ginocchio in alcuni punti e auto sommerse fino ai finestrini. Anche danni alle cose. Garage e abitazioni che danno sulla piazza invase dall’acqua e dalla fanghiglia annessa. “Una piazza San Marco senza turisti!”.
Qualcuno, sarcastico, tenta una difesa con l’unica arma rimasta: l’ironia. La questione è sul tavolo da anni ma nessuna delle amministrazioni succedutesi negli ultimi vent’anni è stata in grado di porre rimedio a questo increscioso problema che sempre si ripresenta ai primi acquazzoni, siano quelli estivi imprevedibili che quelli ben attesi dell’autunno – inverno. La popolazione residente è esasperata. Così una anziana signora che guarda dalla finestra: “Ma che ci vuole a fare qualcosa per questo problema? Mica si tratta di finire la Salerno – Reggio Calabria?”. In effetti, la questione idraulica di piazza Mazzini è sul tavolo dei sindaci di Frignano da tanto, troppo tempo, e per ultimo (circa sette anni di mandato) anche su quello del primo cittadino in carica Gabriele Piatto.
Sconsolato appare uno dei residenti, Ulisse Farese, da sempre sulle barricate per chiedere la risoluzione di questo increscioso problema con un serio intervento pubblico che non sia solo legato alla bonifica della rete fognaria ma che ne determini l’ampliamento e il miglioramento. Farese spiega: “Non è più scusabile. Ci sono famiglie con anziani e bambini. Me la prendo con tutti i sindaci, ma in particolar modo con quello in carica a cui abbiamo chiesto più volte di attivarsi. Non fosse altro per il fatto che il responsabile della Protezione civile è proprio il sindaco e questo gli è stato ricordato sia dalla Protezione civile nazionale sia dalla Regione Campania. Non è concepibile che non si riesca a migliorare il drenaggio di questa piazza dove persiste la scuola media e asilo e dove è evidente il pericolo che corrono per la propria incolumità. L’incapacità a mio avviso deve essere pagata politicamente”. Farese fa presente che, proprio qualche anno, l’amministrazione in carica avrebbe perso più di 70mila euro, fondi regionali proprio destinati a interventi sulle fogne per inutilizzo.
Intanto, il tam – tam sui social è partito violento. Farese ha rincarato la dose e pone, quindi, la questione sotto l’aspetto politico. “Credo sia giusto e sacrosanto – spiega Farese – pretendere le dimissioni del sindaco per questo scempio e per il pericolo a cui sottopone i cittadini che si ripete nella indifferenza dell’amministrazione”.
IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA