Nomine Asl Caserta, Paolo Romano annuncia appello e rinuncia a prescrizione

di Redazione

Dopo la condanna in primo grado ad un anno di reclusione, con pena sospesa, per tentata concussione (poi riqualificata in tentata induzione indebita), l’ex presidente del Consiglio Regionale della Campania Paolo Romano, in una nota inviata dall’avvocato Giuseppe Stellato, annuncia che rinuncerà alla prescrizione nei successivi gradi di giudizio.

Romano, ex esponente del Nuovo Centro Destra (Ncd), fu sottoposto agli arresti domiciliari nel maggio 2014 dalla Guardia di Finanza di Caserta con l’accusa di aver abusato della sua carica, contattando più volte l’ex manager dell’Asl di Caserta, Paolo Menduni, e minacciandolo, anche attraverso articoli di stampa, di ispezioni e controlli della Regione Campania presso l’azienda sanitaria qualora non avesse accolto le sue richieste relative alla nomina del direttore del distretto sanitario di Capua, suo feudo elettorale. L’anno dopo, alle elezioni regionali del 2015, poi vinte da De Luca, nonostante l’indagine, Romano si candidò con l’Ncd ma non fu eletto. Il processo, nato dalla denuncia di Menduni, iniziò nell’aprile 2016. Più di un anno dopo, nel novembre 2017, la testimonianza dell’ex manager Asl che parlò di “continue segnalazioni dalla politica sulle nomine dei funzionari Asl”, e di “pressioni indebite con tanto di campagna mediatica sfavorevole”.

Nella sua nota l’avvocato Stellato fa presente che il procedimento giudiziario, celebrato al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stato definito in primo grado, per un verso, con sentenza di assoluzione e, per l’altro, con condanna ad un anno di reclusione (pena sospesa) per il reato di tentata induzione indebita. “Dopo un confronto approfondito con il collegio difensivo – si legge nella nota – Romano ha maturato la decisione di rinunciare fin d’ora ad avvalersi dell’istituto della prescrizione nei successivi gradi di giudizio. Esamineremo, pertanto, le motivazioni della sentenza e proporremo appello, confidando in un esito positivo”.

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