Il Comune di Aversa sta rilanciando la propria attività educativa nelle scuole cittadine, mettendo in campo svariate iniziative di formazione. L’assessore all’Ambiente, Marica De Angelis, ha promosso, per l’anno scolastico 2018/2019, le lezioni sull’Educazione alla sostenibilità ambientale, in sinergia con l’Assessorato alla Pubblica istruzione retto da Ornella Giannino.
Il progetto, già avviato con successo lo scorso anno scolastico, è destinato agli alunni di tutte le scuole presenti sul territorio cittadino e che aderiranno all’iniziativa, allargando, dunque, alle scuole superiori, il format sperimentato con le scuole elementari e medie. Le lezioni si articoleranno su moduli didattici specifici, per una durata complessiva di due ore, tesi ad approfondire tematiche sulla sostenibilità ambientali quali no spreco, riciclo, riuso e come effettuare la raccolta differenziata e l’educazione alimentare.
“L’educazione alla sostenibilità – ha commentato l’assessore De Angelis – è un’iniziativa che mira a dare maggior consapevolezza al senso dell’ambiente dei Cittadini, in particolare ai più giovani, affinché rispettino l’ambiente in cui vivono. Quest’anno ho voluto estendere anche agli studenti delle superiori l’iniziativa, così da toccare tutte le realtà formative e dare la possibilità di approfondire le tematiche ambientali”.
Parallelamente, l’Amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa di legge popolare per l’introduzione dell’Educazione alla Cittadinanza come materia scolastica. Fino ai primi di dicembre è possibile firmare, all’Urp – Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Aversa, al piano terra della casa comunale, per firmare basta portare con sé un documento di riconoscimento. L’ora di Educazione alla Cittadinanza contribuirà ad accrescere la consapevolezza dei propri comportamenti, inoltre, la conoscenza della Costituzione può contribuire ad avvicinare i ragazzi alle istituzioni e a rispettarle.
A farsi promotrice dell’adesione del Comune è stata la consigliera Danila De Cristofaro, che spiega: “I ragazzi devono acquisire conoscenza delle regole che consentono la vita civile della comunità, anche i fenomeno del cyberbullismo, del bullismo nelle scuole, del consumo di alcool e droghe, o i tristi episodi di aggressione ad insegnanti, possono essere contrastati grazie all’introduzione dell’educazione alla cittadinanza come materia scolastica”. Occorrono 50mila firme in tutta Italia affinché la proposta di legge venga vagliata dal Parlamento e numerosi sono infatti i comuni che hanno già aderito all’iniziativa.