Blitz della polizia di Lucca in un centro di accoglienza per richiedenti asilo dove sono stati arrestati tre nigeriani per spaccio di marijuana, su disposizione del gip Aracri a seguito delle indagini concotte dal sostituto procuratore Rugani. L’indagine ha scardinato una piccola banda che, da gennaio a luglio di quest’anno, ha trasformato piazzale Don Baroni in un mercato della droga, ceduta appena fuori la struttura della Croce Rossa che li accoglieva in quanto richiedenti asilo. Il gruppo nascondeva lo stupefacente nelle tende del centro, tra i guanciali e i materassi. Se i clienti erano italiani gli indagati, contattati telefonicamente, uscivano dalla struttura per effettuare la cessione. Se il cliente era uno straniero, e di colore, veniva invitato a entrare e fornito di un badge; fingendosi un richiedente asilo, aveva così libero accesso e, acquistato lo stupefacente, poteva scegliere di trattenersi in struttura o di allontanarsi.
A capo del sodalizio un nigeriano, prima ospite della struttura e in seguito trasferito a Montecatini Terme. L’uomo poteva contare su una clientela che è riuscito a mantenere e incrementare grazie ai complici, due connazionali all’epoca dell’indagine ospiti della Croce Rossa: Raymona Osagiede, 22 anni, richiedente asilo ospite di una struttura di Ghivizzano (Lucca), sottoposto alla custodia cautelare in carcere, e Daniel Obamwony, 28 anni, richiedente asilo, sottoposto agli arresti domiciliari presso una struttura di Camporgiano. In alcuni casi, il nigeriano, da Montecatini, contattava i sodali e li avvertiva dell’arrivo dei clienti; altre volte, in mattinata, arrivava alla stazione di Lucca e, raggiunto il campo, iniziava a spacciare con i due complici, che mandava fuori dalla struttura a fare le cessioni. I due avevano inoltre il compito di rifornirsi dello stupefacente; allo scopo veniva impiegato il denaro provento dello spaccio, al netto dei guadagni.
La marijuana trattata dal gruppo era appetibile in quanto ceduta a prezzi estremamente concorrenziali. Per acquistarla arrivavano anche da Prato. Alcuni clienti pagavano lo stupefacente 5 euro al grammo e, a seconda dei casi, si rifornivano di singole dosi ovvero di quantitativi più importanti, sino a 50 grammi. Il 1 giugno scorso il capo del gruppo è stato arrestato dalla Squadra mobile locale nella stazione centrale di Lucca, con 982 grammi di marijuana, confezionati sottovuoto in una busta nascosta all’interno di uno zaino. Dopo il giudizio per direttissima, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari a Lucca. Immediatamente dopo il rientro nell’abitazione, il nigeriano ha dato disposizione ai due sodali per soddisfare la clientela che continuava a chiamarlo. Pochi giorni dopo, è partito per la Germania rendendosi irreperibile. La banda si riforniva di marijuana da un connazionale residente a Modena, che riusciva a garantire cessioni di un chilo di marijuana alla volta. Il fornitore modenese Seedorf Osadolor Osarobo, 32 anni, è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari a Macerata, dove si trovava momentaneamente in visita ad alcuni parenti.
Contestualmente è stata eseguita la perquisizione, delegata dalla Procura della Repubblica di Lucca, della struttura della Croce Rossa che accoglie i richiedenti asilo in Piazzale Don Baroni. L’attività, eseguita stamani dagli uomini della Squadra Mobile di Lucca, con l’Ufficio Volanti della Questura, da uomini del Reparto Prevenzione Crimine della Toscana, del Reparto Mobile di Firenze e da un’unità cinofila della Polizia Municipale di Prato, ha dato esito negativo per il rinvenimento di sostanza stupefacente. Durante le perquisizioni di oggi sono state anche individuate sette persone che non erano autorizzate a stare all’interno del centro di accoglienza e la loro posizione è al vaglio dell’ufficio immigrazione.
IN ALTO IL VIDEO