Amara denuncia nei confronti dell’amministrazione comunale di Aversa da parte di un preside di un istituto comprensivo. Parla di “rammarico per l’inefficienza della politica e della struttura amministrativa” Mario Autore, dirigente dell’istituto comprensivo “Domenico Cimarosa”, e lo fa dopo “i tre solleciti scritti (iniziati nel lontano mese di ottobre) e le ben più numerose richieste verbali, inoltrate sia alle parti politiche che agli uffici amministrativi, che non sono serviti a rendere funzionante l’impianto di riscaldamento della sede della scuola aversana, a causa del malfunzionamento (o rottura) della caldaia riscontrato già prima dell’estate”.
“Fortunatamente – continua il preside del popoloso istituto scolastico cittadino – le temperature non rigide hanno consentito fino ad oggi uno svolgimento regolare delle attività didattiche e con pochi disagi”. “Quanto detto – continua Autore, facendo una considerazione pesante – non può che generare nei cittadini disappunto, malcontento, insoddisfazione, ma in noi soprattutto rammarico. Inoltre, fa nascere una considerazione che, purtroppo, trova riscontro nei fatti: l’istituzione scolastica, gli alunni e il personale tutto non rappresentano una priorità nella gestione della città”.
Autore ricorda anche che nel passato “questa istituzione scolastica spesso si è trovata a risolvere motu proprio urgenze di manutenzione ordinaria, laddove possibile, per ridurre o eliminare i disagi legati a sopralluoghi senza esito e ad interventi non tempestivi, fondando esclusivamente sulle competenze interne” per poi concludere con un appello al Comune che sembra essere anche un epilogo amaro: “Penso che ormai sia giunto il momento che si ricorra ad un responsabile esercizio dei ruoli e che l’Ente locale in toto dedichi la giusta attenzione alle esigenze della scuola, che abbandoni la logica dell’improvvisazione e della improvvida gestione dell’emergenza e ricorra finalmente alla corretta e razionale gestione delle risorse”. Parole che pesano come un macigno sull’operato dell’amministrazione, considerando che non vengono da esponenti delle opposizioni ma da addetti ai lavori che in questi anni non hanno mai alzato la voce.
Intanto, sempre in tema di scuole dell’obbligo, da qualche giorno, dieci nonni civici sono scesi in campo per tutelare i ragazzini che frequentano altrettanti istituti scolastici cittadini. Gli anziani, tutti pensionati, sono presenti in strada con tanto di paletta e fascia di riconoscimento presso le scuole aversane al momento dell’ingresso e dell’uscita per aiutarli ad attraversare la strada e per altri bisogni che potrebbero avere i giovanissimi studenti. “Si tratta – ha dichiarato il consigliere comunale leghista Michele Galluccio, che si è occupato attivamente di far partire l’iniziativa – di un’attività che ha un doppio risvolto sociale: da una parte l’importanza di far sentire ancora vitali ed utili i nostri anziani, dall’altra aiutare i ragazzi delle scuole dell’obbligo in un momento particolare qual è quello dell’entrata e dell’uscita da scuola, un momento per forza di cose caotico che necessita di un’attenzione particolare da parte degli adulti”.
Per il loro apporto alla collettività, i nonni civici riceveranno un simbolico rimborso spese. Le dieci persone che hanno aderito al progetto sono state indirizzate davanti agli ingressi di De Curtis, Terzo Circolo, via Giotto, plesso Linguiti, Pascoli, via Riverso, Parente ed al Siani.