Aversa, “Me-La Racconti”: alla Caritas una serata dedicata alla mela annurca

di Redazione

Si è tenuta nella sede della Caritas di Aversa – in un territorio antico e profondamente legato alla cultura viva e popolare della città – la prima edizione di “ME-LA Racconti”, serata a tema sulla mela annurca, eccellenza dell’agro-aversano e della Campania intera. L’evento è stato reso possibile grazie all’apporto dell’Associazione “Aversa e il tesoro sepolto”, che torna ad animare le serate aversane dopo alcuni mesi, con un organigramma nuovo e una spinta creativa considerevole. Don Carmine Schiavone, della Caritas diocesana, ha accolto con grande partecipazione l’evento e gli ospiti che lo hanno reso possibile.

Padrino d’onore della serata è stato il vescovo di Aversa, sua eccellenza Angelo Spinillo, che nella monumentale sala del complesso “Sant’Agostino” ha dato il benvenuto agli ospiti, tra cesti di mele e percorsi di agricoltura biologica che inscenavano una ipotetica passerella in onore del frutto più antico e famoso.

Il neo presidente dell’associazione, Antonio Maggio, ha poi presentato gli ospiti della serata, raccontando la storia letteraria della mela, e dando spazio all’agronomo Rocco Romagnoli per una competente descrizione delle qualità organolettiche di questa eccellenza del nostro territorio. La musica è diventata regina della serata con la spettacolare esibizione del maestro Carmine Monaco, il quale, accompagnato al piano dal maestro Francesco Virgilio, con l’amplificazione offerta da Gino Reccia di Officina Sonora, ha interpretato capolavori della tradizione lirica italiana e internazionale, rivelando a tutta la sala la vena artistica sua e quella di suo figlio Valerio. Il giovane cantante, dopo aver eseguito dei brani da solista, ha deliziato la platea assieme al padre con il celebre duetto dei gatti di Giocchino Rossini. Splendida anche la successiva esibizione della giovane Maria Antonietta Pennino, che ha interpretato musica moderna dalle sonorità dance, e di Jenny Nugnes e Nello Fiorillo, artisti legati alla tradizione partenopea ma con una capacità espressiva moderna e coinvolgente.

Al termine dello spettacolo, gli ospiti hanno attraversato la sala per raggiungere l’ala destinata al catering dell’azienda di Luigi Orabona, tra crespelle alla mela annurca, la mozzarella del Caseificio Caputo e un corroborante decotto alla mela, per non dimenticare la buonissima polacca aversana nella sua variante alla mela annurca. Alla fine della serata, a tutti gli ospiti è stato donato un sacchetto colmo di splendide mele provenienti dai vivai Tozzi di Casaluce, mentre Theorema arredamenti di Aversa, sponsor tecnico e curatore scenografico dell’evento, ha elargito buoni acquisti a tutti quelli che si sono cimentati nella creazione di un dolce alle mele adatto alla manifestazione. I “sepolti” dell’Associazione hanno salutato gli invitati ripromettendosi di organizzare una serata in onore dell’antico affresco ritrovato nella sala. Un altro tesoro sepolto da disseppellire.

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