“Le luci e la pietra”, convegno internazionale sul design

di Redazione

 CASERTA. “Sensible scape – La performatività del design alla scala urbana e territoriale”. E’ il titolo dell’iniziativa, a cura della Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli.

L’appuntamento è in programma il 13 gennaio dalle ore 9.30 nella sala conferenze del Belvedere di San Leucio e rientra nel progetto “Le luci e la pietra. San Leucio Design Lab 2009”. Il Convegno è organizzato in due sessioni. In mattinata è previsto l’intervento di relatori di fama internazionale che illustreranno il loro approccio al progetto di design.

Tra gli ospiti ci saranno Pascal Amphoux (Università di Nantes), Jurgen Bey (NL), Andrea Branzi, Stefano Mirti (Id-Lab), Jose Luis Vallejo (cosistemaurbano, Madrid). Nella sessione pomeridiana, insieme ai relatori della mattina, una tavola rotonda aprirà il dibattito con interventi, tra gli altri, degli artisti e designer coinvolti nella mostra “Le luci e la pietra. San Leucio Design LAB 2009”, promossa dall’Ente provinciale per il Turismo di Caserta e incentrata sull’allestimento del borgo leuciano: Cinzia Anguisssola D’Altoè, Mario Buono, Salvatore Cozzolino, Laura Cristinzio, Riccardo Dalisi, Setsu e Shinobu Ito, Ugo Marano, Francesca Muzzillo, Felix Policastro, Franco Raggi, Luca Scacchetti, Patrizia Scarzella, Renata Valente.

Il convegno nasce dall’interesse che il nuovo corso della disciplina del design ha intrapreso. La sfida per il prossimo futuro è proprio nella capacità di innescare processi evolutivi sul territorio, attraverso l’inserimento di oggetti fisici a varie scale, la creazione di performances, l’utilizzo di tecnologie avanzate e interattive.Si dibatterà dunque dei nuovi orientamenti del design, come cultura progettuale che svolge un ruolo innovativo alla scala del territorio. Nello scenario post-industriale l’ambiente non richiede progetti forti, ma continue azioni di trasformazione e riqualificazione dell’esistente diffuse sul territorio. Il design ha la capacità di inserirsi in queste dinamiche, senza predisporre codici figurativi definitivi, ma piuttosto elaborando un insieme di strategie e strumenti progettuali “open innovation”.

Responsabili scientifici del convegno sono Maria Antonietta Sbordone e Francesca La Rocca. Il Comitato scientifico è composto da Carmine Gambardella, Anna Giannetti, Andrea Branzi, Patrizia Ranzo, Pascal Amphoux, Giuseppe Coppola, Daniela Piscitelli, Mario Buono, Francesca Muzzillo, Renata Valente.

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