A San Leucio designer e critici d’arte internazionali

di Redazione

 CASERTA. Ripensare il rapporto tra il design e la città, mettendo insieme le migliori intelligenze del panorama internazionale in un luogo simbolo dell’utopia, il Real Sito di San Leucio voluto da Ferdinando IV di Borbone.

È stato questo l’obiettivo del convegno “Sensibile Scape – La performatività del design alla scala urbana e territoriale”, promosso dall’Ept di Caserta e organizzato dalla Facoltà di Architettura della Sun, che oggi nella sala conferenze del Belvedere ha visto a confronto artisti internazionali in un dialogo serrato sulle prospettive del design, concetto che per troppo tempo ha significato solo realizzazione di prodotti, ma che oggi si pone in un rapporto più ampio con il contesto urbano.

Il design, hanno sottolineato i relatori, ha ampliato il proprio campo d’azione e le competenze. Proprio la colonia di San Leucio è in queste settimane terreno di sperimentazioni attraverso il progetto “Le Luci e la Pietra. San Leucio Design Lab 2009”: una nuova illuminazione e nuovi allestimenti contamineranno fino al 16 gennaio il borgo leuciano, con le opere dei maggiori artisti e designer: Cinzia Anguisssola D’Altoè, Mario Buono, Salvatore Cozzolino, Laura Cristinzio, Riccardo Dalisi, Setsu e Shinobu Ito, Ugo Marano, Francesca Muzzillo, Felix Policastro, Franco Raggi, Luca Scacchetti, Patrizia Scarzella, Renata Valente, con la direzione artistica dell’architetto Giuseppe Coppola.

Il convegno è stato l’approfondimento teorico dell’iniziativa, come ha sottolineato Ugo Marano: “Dopo essere stata fabbrica di idee oltre che di produzione, così San Leucio diventa luogo dell’immaginario, città metafisica da visitare, borgo con una nuova vitalità. L’arte può rimettere in moto San Leucio e portare qui opere di design è un segno rivoluzionario, che giustamente fa discutere”. Sono intervenuti, tra gli altri, Pascal Amphoux (Università di Nantes), Jurgen Bey (NL), Andrea Branzi, Stefano Mirti (Id-Lab), Jose Luis Vallejo (cosistemaurbano, Madrid).

Nella sessione pomeridiana, tavola rotonda tra i partecipanti alla ricerca del filo sottile che accomuna le diverse visioni e anime del design contemporaneo. “Le metafisiche del colore nel terzo millennio” è stato il secondo appuntamento di oggi ospitato nell’aula magna della Facoltà di Studi Politici “Jean Monnet”, sempre a San Leucio.

La mostra dell’artista Franco Viola dall’omonimo titolo è stata oggetto del convegno di studi con la partecipazione dello storico dell’arte Alfredo Fontanella, di Massimo Sgroi, curatore della mostra, e del critico d’arte dell’Herald Tribune David Galloway che ha discusso del rapporto tra tecnologia e arte figurativa. Le tele del pittore, definito “uno dei migliori neo-espressionisti d’Europa”, saranno in mostra fino al 31 gennaio negli spazi del Museo di Arte Contemporanea di Caserta al Belvedere di San Leucio.

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