Il capitano Rosario Trapanese, amministratore unico e direttore didattico di una delle più importanti scuole di navigazione italiane, la Imat (Italian Academy Technologic Maritime), torna a Castel Volturno per dirigere la società e la scuola dopo essere stato sottoposto a divieto di dimora in provincia di Caserta nell’ambito dell’inchiesta su presunti episodi di corruzione e tangenti all’Ufficio tecnico e al Comando di Polizia municipale della città litoranea (leggi qui).
Accolta la richiesta dei suoi legali di fiducia, gli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, che hanno ottenuto il parere favore dei pubblici ministeri titolari dell’inchiesta, Vincenzo Quaranta e Giacomo Urbano. Il provvedimento è a firma dello stesso giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica, che aveva disposto la misura cautelare.
L’istanza degli avvocati Crisileo venne avanzata immediatamente alla fine del lunghissimo interrogatorio di garanzia cui venne sottoposto Trapanese dinanzi al gip ed alla presenza dei due pm. Con viva soddisfazione hanno appreso la notizia del ritorno in sede e della ripresa dell’attività, stamane, il personale della Imat e tutti i corsisti. La Imat è un polo di eccellenza nel settore del formazione dei marittimi e dei naviganti dando lavoro a oltre mille persone ed ha in corso contratti con le più prestigiose compagnie di navigazione e con i più importanti armatori del mondo non solo battenti bandiera nazionale.