Aversa – Dopo 20 anni al servizio dell’Avvocatura, Alfonso Quarto, attuale vicepresidente dell’Ordine Avvocati di Napoli Nord, ha deciso di non ricandidarsi. “Ho dichiarato, in tempi non sospetti – fa sapere l’avvocato Quarto – le ragioni che mi hanno spinto a non ricandidarmi. Dopo avere speso tante energie per l’Avvocatura, è giusto che si favorisca un ricambio e si avvicinino alla rappresentanza istituzionale colleghi entusiasti di voler fare questa esperienza. Naturalmente, accompagnati da chi ha già maturato una esperienza consiliare”.
Quali sono le sue previsioni sul prossimo Consiglio? Più che previsioni, ho degli auspici. Mi auguro che, passato il momento elettorale, si persegua l’unità dell’Avvocatura, per la quale mi sono sempre battuto. Solo la coesione può portare al raggiungimento degli obiettivi che una classe dirigente deve prefiggersi. Se, infatti, oggi non riusciamo ad essere ascoltati come dovremmo dalla Politica, dalla Magistratura e dalle Istituzioni in generale, lo dobbiamo soprattutto alle nostre divisioni, ai nostri inutili litigi che non hanno portato mai da nessuna parte.
Cosa dovrebbe fare il prossimo Consiglio per il Tribunale di Napoli Nord? Abbiamo bisogno di una rappresentanza che abbia capacità di ascolto e di farsi portavoce delle esigenze generali e quotidiane di tutti gli iscritti a tutela del prestigio e della dignità della categoria. E’ fondamentale riconquistare quella autorevolezza e dignità che la classe forense ha sempre avuto agli occhi dei cittadini, dei magistrati e delle istituzioni in generale. Ciò dipenderà dalla capacità di garantire la qualità della prestazione ed il rispetto della deontologia, perché solo formando una classe forense qualificata e rispettosa delle regole, si potrà rivendicare rispetto ed autorevolezza.
Le statistiche dicono che la professione è in crisi, specie nel nostro territorio. E’ d’accordo con questa analisi? La crisi è sotto gli occhi di tutti ma abbiamo gli strumenti per combatterla. Innanzitutto, curando la formazione e la specializzazione. E’ fondamentale specializzarsi in materie che offrono prospettive di lavoro, poiché è evidente che il mercato non permette più la figura del tuttologo. Abbiamo un tessuto imprenditoriale molto esteso e sviluppato – se solo si pensa alle aree industriali a nord di Napoli e a sud di Caserta – e gli imprenditori cercano nuove competenze che purtroppo non abbiamo. Bisogna creare relazioni con gli altri professionisti e con gli imprenditori per fare in modo che l’Avvocato sia al fianco dell’imprenditore prima che accada il problema. Bisogna capire che il futuro della professione non è nei Tribunali, ma è necessario mettere la nostra professionalità e competenza al servizio della società e del progresso della stessa, stando al fianco dei cittadini, degli imprenditori, degli altri professionisti, delle Istituzioni, guidandoli nelle scelte, in modo che l’intervento dell’Avvocato sia preventivo e non terapeutico.
Dopo aver ricoperto ruoli di vertice sia al livello locale che nazionale, il suo è un addio o un arrivederci alla politica forense? Un innamorato come me della politica e della professione forense non può mai tradirla. Il fatto che non mi sia ricandidato non significa che faccia mancare il mio contributo e la mia esperienza alla crescita della nostra classe e del nostro territorio. Sono sempre stato animato da spirito di servizio e ringrazierò sempre tutti i colleghi che lo hanno premiato e mi hanno sempre onorato con il loro largo consenso. Ed è per questo che darò sempre il mio contributo, ove necessario, affinché l’Avvocatura possa essere sempre più qualificata, autorevole, degna del ruolo che la Costituzione le ha assegnato.