CASERTA. Una manifestazione incentrata sui temi del lavoro, quello precario che cè sempre meno, dellambiente, violentato da emergenze infinite e progetti di ritorno al nucleare, della legalità, offesa dai continui attacchi del Presidente del Consiglio alla magistratura.
Di questo si parlerà lunedì prossimo, 22 marzo, alle 17.30, al Jolly Hotel di Caserta, nella manifestazione organizzata da Sinistra ecologia e libertà per poter dare un po di contenuti politici e programmatici ad una campagna elettorale che si ispira solo alla solita guerra di manifesti, che non dicono assolutamente nulla. Con le polemiche delle ultime settimane – afferma Pietro Di Sarno, coordinatore provinciale di Sel e candidato alle regionali. Il centrodestra vuole nascondere, far dimenticare per un pò, ciò che hanno in mente di fare dopo le elezioni regionali. E così parlano a sproposito di difesa della libertà: come al solito si tratta solo di quella personale di Berlusconi. Intanto- continua – oggi a Roma ci sarà una straordinaria manifestazione sul tema dellacqua pubblica e del no alla privatizzazione che il Governo vuole introdurre. Dopo il ritorno al nucleare ora lacqua regalata ai privati. Difendendo lacqua pubblica, insieme agli altri beni comuni, stiamo anche difendendo simbolicamente lidea di un modello di sviluppo che non attribuisca tutto ai privati, secondo lo schema Alitalia (profitti in tasca degli imprenditori, perdite socializzate a noi tutti). Ci sono beni che non possono essere assoggettati alla logica del profitto.
A volte ritornanocosì ci siamo svegliati dallincantesimo- afferma Enzo Falco, portavoce di Sel Caserta – che lemergenza rifiuti fosse finita davvero, merito del solito Bertolaso e del solito Presidente del Consiglio. E invece i nodi vengono sempre al pettine: vale la pena ricordare come abbiamo sempre sostenuto la soluzione di piccoli impianti, compatibili con lambiente e diffusi sul territorio con i quali potevano brillantemente risolvere anche il problema dei lavoratori del consorzio, guadagnando da un lato in efficienza e non essendo schiavi dei soliti ‘privati’, che, al di là di ogni ragionevole dubbio, subiscono sempre interdittive antimafia, che a loro volta, inevitabilmente, creano problemi al servizio (vedi questione Saba a Caserta). Allora nemmeno il centrosinistra casertano volle seguirci, sbagliando. Se avessimo chiesto, come Provincia di Caserta, di avere i soldi spesi da Bertolaso a Ferrandelle per realizzare il piano di cui sopra, oggi non ci troveremmo in questa situazione che potrebbe rischiare di essere ancora più drammatica delle altre emergenze. E linceneritore, panacea di tutti i mali?.