Aversa – E’ bastato poco più di un mese alla seconda sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Maria Francica, giudice Benedetta De Risi, magistrato estensore Benedetta De Risi, per disporre il dissequestro e, di conseguenza, ordinare la rimozione dei sigilli a Palazzo Spina ad Aversa.
Nel dicembre scorso era stato emesso il provvedimento di sequestro preventivo per reati edilizi, abuso d’ufficio, danneggiamento di beni culturali e falsità ideologica. Era stato questo l’epilogo di una lunga vicenda giudiziaria scaturita dalla denuncia del proprietario del confinante “Palazzo del Tufo – Folgore”, edificio sottoposto a vincolo culturale, storico, monumentale, il quale aveva evidenziato che la ristrutturazione totale del Palazzo adiacente aveva arrecato danni al suo immobile, tali da determinare il pericolo di crollo.
Dalle attività investigative e accertamenti tecnici è emerso che, nonostante il “Palazzo Spina” non fosse assoggettato ad alcun vincolo, l’autorità comunale era tenuta a comunicare alla Soprintendenza l’attività di ristrutturazione al fine di adottare tutte le cautele necessarie per la salvaguardia dell’adiacente Palazzo vincolato. Un particolare che, a questo punto, sembrerebbe essere stato superato anche se non sono ancora note le motivazioni del dissequestro che i magistrati sammaritani si sono riservati di rendere noti in seguito.