CASERTA. Angelo Polverino contro la dismissione delle attività nello scalo merci dellInterporto.
La sconcertante notizia è dellultima ora ed i lavoratori si rivolgono al Consigliere regionale di Caserta, per scongiurare il pericolo di un ulteriore depotenziamento della struttura, che Trenitalia Cargo si appresterebbe a portare avanti, con grossi tagli al personale. Dalla Regione viene accolto lappello. Ma in queste ore le notizie si rincorrono e non sono per niente confortanti.
A confermarlo è lo stesso Polverino. E tutto vero. E la mazzata finale che viene data ad uno dei maggiori volani dello sviluppo economico e lavorativo della Provincia di Caserta. Se passa la linea di Trenitalia Cargo, addio sogni di gloria. Ora si deve passare ai fatti, se realmente si vuole fare dellInterporto la cerniera fondamentale del trasporto delle merci. I livelli occupazionali prosegue il Consigliere già sono bassi ed il taglio annunciato potrebbe compromettere lintera opera ferroviaria. Ereditiamo un altro fardello della passata e dissennata gestione della sinistra. Ricordo che i costi preventivati per la realizzazione dellinfrastruttura da 700 miliardi di lire sono passati a 1000 miliardi, con la conseguenza che oggi la sorte dei lavoratori è appesa ad un filo.
La posizione di Trenitalia non lascia spazio a nessuna interpretazione. Si apre uno scenario inquietante, che non fa dormire sonni tranquilli ai nuovi amministratori del centro destra. Sì, è vero. Chiederò alle Organizzazioni Sindacali lo stato dellarte per poi sottoporlo al Presidente della Regione ed a quello della Provincia di Caserta. La situazione chiosa Polverino è delicata. Dalle prime battute, ho capito che non cè un minuto da perdere. Trenitalia non può frenare i piani di sviluppo dello scalo.
Alla luce della decisione di Trenitalia sembrano incidere notevolmente le esigenze di un nuovo mercato e gli scali merci con modesti volumi di traffico. Trenitalia in passato aveva fatto una scelta precisa: concentrare le attività nei grossi scali e tra questi vi era anche quello casertano, privilegiando i traffici a treno completo piuttosto che il traffico diffuso a singolo carro. Per questo conclude il pidiellino prima di prendere una decisione, sarebbe il caso di sedersi intorno ad un tavolo e riprogrammare le riconosciute potenzialità di sviluppo che assume lInterporto.