L’utopia di Adriano Olivetti al “Giordani” di Caserta

di Redazione

 CASERTA. Continuano le celebrazioni per il 50° anniversario della morte di Adriano Olivetti.

Un evento che non passa inosservato visto l’importanza che ha avuto lo sviluppo industriale della provincia di Caserta per le aziende della storica multinazionale costruite nel Mezzogiorno. Nell’Itis “Giordani”, per volontà della coordinatrice dei rapporti con il mondo esterno Rosalia Pannitti, si è ricordato con un convegno l’evento, al quale hanno partecipato anche le terze classi del Comprensivo “Ruggiero” di Via Trento. La parte tecnica è stata curata da Tommaso Zarrillo. A fare gli onori di casa è stato il preside Francesco Villari, mentre i relatori del Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia sono stati introdotti dalla dirigente scolastica del “Ruggiero” Adele Vairo.

“Un connubio, quello con i maestri del lavoro, che si sta sviluppando da tempo e con grande profitto per la scuola in generale – ha sottolineato Adele Vairo – C’è oramai un’intesa che ci ha portati ad affrontare insieme questioni didattiche importanti come la partecipazione a Scuole aperte e la legalità”. “Parlare della storia locale ed in particolare di un personaggio come Adriano Olivetti, che ha avuto successo nonostante le avversità del mondo imprenditoriale dell’epoca, è cosa importante. – ha detto il preside Villari – Questo servirà da sprono ai giovani per conoscere i sacrifici necessari per avere successo nella vita”.

In sala una rappresentanza degli insigniti dal Presidente della Repubblica: Alfonso Batelli, Vincenzo Rasile, Errico Russi e Cottuno Silverio ed il neo maestro Dario Rosapane che opera nel settore sicurezza fisica aziendale delle Poste e che presto affiancherà i colleghi nel non facile compito di fare da unione tra il mondo della scuola ed il mondo del lavoro. E’ stato esposto un modulo didattico, messo a punto dal Centro Studi e Alta Formazione dei Maestri del Lavoro, di cui è responsabile Mauro Nemesio Rossi elaborato in sinergia con le docenti Giovanna Anziano e Marisa Mattiello.

I relatori si sono soffermati sulla vita di Adriano Olivetti e di come intendeva utopisticamente la fabbrica. Il tutto visto attraverso rappresentazioni teatrali ed interviste fatte a suoi più stretti collaboratori, per passare all’industrializzazione di Marcianise e alla costruzione di un moderno stabilimento nell’attuale zona industriale, sede un tempo di coltivazione agricole in zone paludose. Un fabbrica che fu sottratta alla vicina Salerno, grazie ai buoni auspici dell’allora ministroGiacinto Bosco.

Tra i filmati presentati c’erano, il primo insediamento nella zona dell’istallazione di una antenna radio da 1000 kilowatt del lontano 1948 su un terreno concesso dal filosofo Benedetto Croce. Humanitas nel lavoro e diritto al lavoro nonché attuazione dei principi costituzionali sono stati gli argomenti affrontati dalla professoressa Anziano, che ha analizzato il libro “La Condizione Operaia” di Simone Weil, la scrittrice ebrea, che ad un certo punto della sua breve vita decise di affrontare come operaia, le linee di montaggio.

Una frustrazione rivista anche da Ottiero Ottieri nel suo best seller “Donnarumma all’assalto” che racconta i risvolti psicologici e la responsabilità sociale di un selezionatore di operai da immettere sulle linee di montaggio.

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