CASERTA. Ben venga linteressamento del deputato Giovanna Petrenga per lultimazione dei lavori del policlinico di Caserta.
Lo afferma il consigliere regionale del Pdl, Angelo Polverino. Ma il completamento della struttura sottolinea lesponente berlusconiano risulterebbe vano se non verranno chiuse o delocalizzati cave e cementifici. lo sa lonorevole Petrenga che lapertura del policlinico è vincolata alla valutazione di impatto ambientale a sua volta condizionata dalla contestuale dislocazione delle industrie insalubri di prima classe e dellattività estrattiva? Se alla politica sfugge questo passaggio e addirittura non si vuole entrare nel merito quando si pone il problema dello scempio ambientale da fermare, significa che si promuove e si programma tanto per parlare. Gli unici interventi in materia di cave e cementifici che abbiamo sentito dallonorevole Petrenga sono stati lo spauracchio del problema occupazionale, pur consapevole che leconomia casertana non è stata aiutata da queste attività. E allora abbia il coraggio di dire basta agli imprenditori delle montagne, mettendo sul tavolo, in questa prospettiva, il salvataggio dei livelli occupazionali piuttosto che usare lo scudo del dramma occupazionale. Nellaccordo di programma che ci si propone di stipulare si comprenda senza mezzi termini la definitiva chiusura di cave e cementifici. E a Berlusconi si faccia capire che il disastro ambientale di terra di lavoro non è solo lemergenza rifiuti, ma anche una pregressa attività estrattiva selvaggia e attuale attività cementizia svolta in assoluta assenza di controllo. E facile dire costruiamo il policlinico ma non altrettanto facile attivarsi per chiudere il cementifico Moccia, che risaputamente inquina, bloccare lattività abusiva di frantumazione di Iuliano, impedire lampliamento della Cementir su area con vincolo paesistico e la possibilità dellannesso cementificio di trasformarsi in inceneritore.
Polverino, in un appello accorato rivolto al parlamentare pidiellino, dichiara: Invito Giovanna Petrenga ad associarsi alla mia battaglia e dei comitati civici per la chiusura di cave e cementifici e a portare questo drammatico problema in parlamento in nome di una programmazione degna di terra di lavoro. E questa una condizione dettata dalla deliberazione regionale, che pone lincompatibilità tra le attività estrattive e limportante struttura ospedaliera, che per la nostra provincia significa sviluppo e rilancio delleconomia.