CASERTA. Il successo di domenica sera in gara 3 al Mediolanum Forum di Assago, assicurato dalla tripla ad otto secondi dalla sirena messa a segno dal fuoriclasse statunitense ex Nba, Jumaine Jones, ha ulteriormente caricato l’ambiente.
La Pepsi ha nuovamente ripreso il vantaggio del fattore campo. Guida la serie della semifinale con l’Armani Jeans di Milano per 2 a 1 e , nel caso, dovesse perdere martedì sera, giovedì per la “bella” potrà contare ancora sui propri tifosi, che giocatori e tecnici considerano il sesto uomo in campo.
Ma i tifosi, oltre cinquecentoa Milano, compresi i campani residenti a Milano ed in altre città del nord, saranno numerosi anche nella gara 4. In molti sono rimasti nel capoluogo lombardo; altri soprattutto i giovani delle curve “Ancillotto” e “Le quattro stelle” sono pronti a ripartire questa notte in pullman o in auto. “I nostri giocatori sono abituati a vederci sugli spalti di tutti i palazzetti d’Italia. – ha spiegato uno dei responsabili del tifo bianconero – Figurarsi se possiamo mancare domani”.
L’Armani, che aveva esordito con un successo nella serie di questa semifinale al Palamaggiò, per poi disunirsi in gara due e, in gara tre, giocherà martedì la partita della disperazione per costringere la Juvecaserta alla quinta partita e giocarsi, così, tutto al Palamaggiò. L’intero ambiente bianconero continua ad avere fiducia nella squadra allenata da Sacripanti, partita con l’obiettivo di una tranquilla salvezza ed ora in corsa per contendere alla squadra milanese, allestita, invece, per contrastare il passo alla corazzata Siena, l’accesso alla finale scudetto contro i campioni d’Italia toscani, già qualificati.
La serie di incontri di questa semifinale rievocano gli scontri tra Juvecaserta-Olimpia Milano di tanti anni fa , ma soprattutto quelli del ’91, quando Gentile, Esposito, Dell’Agnello, Frank e Shakleford – per citare solo i giocatori del quintetto base – sovvertendo il pronostico conquistarono proprio a Milano lo scudetto.