Brancaccio: “Scusate l’imprecisione, il supermanager guadagnerà…di piu’

di Redazione

Angelo BrancaccioCASERTA. “Mi scuso con il presidente della Provincia e, soprattutto, con i cittadini casertani, per la poca precisione avuta nell’affrontare la vicenda del direttore generale.

Il nostro supermanager non guadagnerà centocinquantacinquemila euro all’anno, come da me erroneamente dichiarato nei giorni scorsi, ma oltre duecentoventimila”. E’ il commissario e consigliere provinciale dell’Udeur Angelo Brancaccio a ritornare sui primi atti amministrativi prodotti da Domenico Zinzi e a fornire nuovi e inquietanti dettagli sulle scelte del presidente della Provincia.

“Il nostro presidente, infatti, ha adeguato il già faraonico contratto del manager agli scatti istat degli ultimi otto anni – ha sottolineato – in più, a fine anno, ha previsto di pagare al direttore un premio di produttività che può variare dal 20 al 100% dell’indennità, sto ancora cercando di capire alla giurisprudenza di quale paese abbia attinto per introdurre una modifica del genere, con buona pace dei dipendenti dell’Acms e di quelli degli ex consorzi dei rifiuti”.

Brancaccio è seriamente preoccupato per l’incidenza che un incarico così oneroso possa avere sui bilanci della Provincia in un momento così delicato per il nostro territorio. “Se il presidente dovesse avere il braccino corto, si arriverebbe a spendere solo per il manager, almeno duecentoventimila euro all’anno, ma, vista la magnanimità dimostrata con i soldi pubblici, non mi sorprenderei che la cifra per il compenso del direttore generale salisse ancora – ha specificato Zinzi – giusto per dare un’idea a tutti di come stanno le cose, se si fosse ricorsi ad una soluzione interna come è stato fatto alla Provincia di Napoli, il bilancio dell’ente avrebbe avuto un aggravio di spesa di appena trentamila euro. La differenza tra le due operazioni è presto fatta…”.

Non è solo la nomina del direttore generale a finire sotto la lente di ingrandimento dell’Udeur. “Avevo dichiarato che le nomine dell’addetto stampa, dell’autista e della segretaria erano illegittime. Entrando in possesso degli atti, posso più che mai affermare di aver avuto ragione, tanto è vero che, il presidente è stato costretto a revocare uno di questi atti – ha spiegato Brancaccio – il problema, però, che, prima della revoca, Zinzi aveva già pagato la persona in questione. Quando si pagano dei soldi per atti illegittimi, si crea un danno erariale. La prossima settimana, dopo aver fatto analizzare la vicenda nei minimi dettagli da un mio consulente, mi vedrò costretto a presentare una denuncia circostanziata alla Corte dei conti con il solo obiettivo di tutelare gli interessi di tutti i cittadini casertani”.

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