Aversa, scontro interno in Fdi su candidatura di Pagano. Palmiero sponsorizza Golia sindaco

di Livia Fattore

Aversa – Guerra tutta interna a Fratelli d’Italia dopo che sul tavolo del centrodestra il partito di Giorgia Meloni aveva posto la candidatura a primo cittadino del segretario provinciale Vincenzo Pagano. Una proposta che sembrerebbe aver avuto il placet della maggioranza delle liste civiche sedute al tavolo, mentre Forza Italia non si è ancora espressa. Pagano sembrerebbe stare bene anche alla Lega ma non al responsabile regionale del suo stesso partito, Gimmi Cangiano.

«La candidatura di Pagano – ha dichiarato Gennaro Morra, dirigente locale di Fratelli d’Italia – potrebbe rappresentare una sintesi perfetta, ma, inspiegabilmente, sono proprio forze interne al nostro partito ad osteggiarla. Non capisco perché Cangiano sia contro una candidatura di valore che premierebbe anche Fratelli d’Italia». «In giro – conclude Morra – si registrano voci di un accordo che il nostro segretario regionale avrebbe avuto a Sant’Antimo per appoggiare una candidatura a sindaco ad Aversa per il centrodestra di Giuseppe Stabile, ma non voglio assolutamente credere che sia questo il motivo della contrarietà di Cangiano ad una candidatura di Enzo».

Sarà anche non vero questo abboccamento di una parte di Forza Italia e di Fratelli d’Italia con la famiglia Cesaro di Sant’Antimo, ma è certo che Stabile, già vicesindaco con Domenico Ciaramella e presidente del Consiglio comunale con Giuseppe Sagliocco, si stia impegnando non poco per vedersi candidare a primo cittadino normanno. Ad appoggiarlo sarebbe anche una parte del Partito Democratico (al quale è stato tesserato), quella che fa capo al consigliere regionale Dem Gennaro Oliviero. Alla finestra, per il momento, l’ex assessore della giunta De Cristofaro, Alfonso Oliva, anch’egli pronto a correre da candidato sindaco, mentre proprio l’ex sindaco viene tenuto lontano, almeno in questa fase, dal tavolo del centrodestra.

Ribadisce una «scelta del sindaco a chilometro zero», ossia aversano doc, il vicepresidente del Movimento per la Sovranità Nazionale, Pino Cannavale, che sarà presente all’interno della lista della Lega per una poltrona di consigliere comunale. Situazione di stallo, in pratica, con l’ennesima riunione in programma questo pomeriggio, alle 17, ancora nella sede della Lega, in via Diaz, anche se la fumata non sarà certamente bianca.

Situazione non certo più lineare nel campo avverso, nel centrosinistra, dove, oramai, sembra essere stata definitivamente accantonata l’idea di una coalizione trasversale che avrebbe avuto in nove dei tredici consiglieri che hanno mandato a casa l’amministrazione De Cristofaro, dal Partito Democratico a Forza Italia passando per Noi Aversani. A questo punto i Dem aversani (che appaiono già divisi al proprio interno, come da prassi consolidata) dovranno fare da soli. Dopo le ipotesi di una ricandidatura di Marco Villano o la candidatura in rosa nella persona di Elena Caterino, prende sempre più piede quella di Alfonso Golia, uno dei più attivi, se non il più attivo in assoluto tra i consiglieri comunali uscenti all’opposizione. Per Golia da registrare l’endorsement di Carmine Palmiero, che ha dichiarato: «Scendo in campo, mi candido al Consiglio Comunale di Aversa, ma lo farò a due condizioni: la prima è che la nostra sia una compagine prevalentemente civica; la seconda condizione, è che il candidato sindaco sia una persona leale, perbene, competente, sensibile alle problematiche dei cittadini, capace e soprattutto giovane. Tutte queste virtù le rivedo in un unico uomo, con il quale ho condiviso tante battaglie dentro e fuori al Consiglio Comunale. Tutte queste virtù mi fanno pensare ad Alfonso Golia futuro sindaco di Aversa».

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