CASERTA. Cambiano i valori che le imprese agricole bufaline utilizzano per la compilazione delle comunicazioni di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici.
Lo stabilisce una recentissima delibera della Giunta Regionale proposta dallassessore regionale allAgricoltura Vito Amendolara e da quello allAmbiente Giovanni Romano, anche in seguito alle sollecitazioni ed alla sensibilizzazione del presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, e dellassessore provinciale allAgricoltura Ettore Corvino (nella foto).
Il provvedimento si basa sui risultati di un progetto di ricerca inerente le tematiche relative allinquinamento da nitrati di origine agricola svolto dal Dipartimento di Ingegneria Agraria e Agronomia del Territorio della Facoltà di Agraria di Napoli, per conto della Regione, che concordano con le evidenze scientifiche emerse da ricerche della facoltà di Medicina Veterinaria e dal Dipartimento di Scienze Zootecniche ed Ispezione degli alimenti dellUniversità di Napoli. Dalla ricerca è emerso, infatti, che il contenuto di azoto degli effluenti bufalini è sensibilmente inferiore a quello della specie bovina.Pertanto, le imprese possono procedere alla loro utilizzazione agronomica in quantitativi per ettaro superiore al passato.
Grande soddisfazione per lassessore Corvino: Considero questa delibera, che consente ai nostri allevatori bufalini di adottare un carico di capi ad ettaro superiore rispetto alla precedente delibera, un segnale di attenzione della Giunta Regionale nei confronti del settore bufalino, duramente colpito negli ultimi anni. Questo provvedimento, insieme allo sblocco annunciato dallassessore Amendolara di un milione e mezzo di euro per labbattimento e di 18 milioni di euro per il mancato reddito per lemergenza brucellosi, rappresenta un passo in avanti molto importante. Ora – ha concluso Corvino – ci attendiamo un grande piano di rilancio della filiera.